Aeronautica Militare, viaggio nel Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare. Un’eccellenza della Forza Armata specializzata in numerosi compiti

Roma. Tutto inizia nel 1935 quando nell’aeroporto di Guidonia Montecelio (Roma) il nostro Paese iniziò a studiare e sperimentare nuove procedure e nuove tecniche di volo. Viene così creata la Direzione Superiori ed Esperienze (DSSE) sotto le bandiere della Regia Aeronautica.

Lo storico aeroporto di Guidonia

Al termine della II Guerra Mondiale, quando la nostra Aeronautica deve essere rifondata, si punta anche agli aspetti sperimentali.

Il 30 marzo 1961 il Reparto sceglie il suo attuale simbolo araldico costituito da un Icaro alato su sfondo blù che poi diviene nero con il motto “Hinc per aethram alam temptat Icari progenies, Qui attraverso i cieli, sperimenta l’ala la progenie di Icaro”. E’ lo stesso motto, scritto nella sede della DSSE.

Nel 1986, nell’aeroporto di Pratica di Mare (Roma) vengono riuniti i vari Enti e Centri, prima nella Divisione Aerea Studi Ricerche e Sperimentazioni e, poi, a partire dal 1° marzo 1999 nel Centro Sperimentale Volo.

Un C27-J a Pratica di Mare

Cinque anni prima entra a fare parte del Centro, il Gruppo Gestione Software che si occupa di avionica, integrazione di sensori e software dei velivoli.

Il 1° luglio 2014 viene costituito il Gruppo Sistemi Spaziali e quello di Ingegneria per l’Aerospazio con il compito di studiare, ricercare e sperimentare i sistemi spaziali ed aerospaziali con lo scopo di espandere la competenza della Forza Armata oltre i 60 mila piedi e di migliorare il supporto alle operazioni del segmento spaziale.

Esso, operante alle dirette dipendenze del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare, oggi è il primo ed unico esempio, nel nostro Paese, di razionalizzazione e di accentramento in una sola struttura dei singoli Centri di studio e di sperimentazione dipendenti da una Forza Armata.

Il Gruppo Armamento e Contromisure viene costituito il 17 luglio 2017. L’Ente si occupa di valutare l’efficacia dei sistemi di autoprotezione di bordo degli aeromobili.

Supporta direttamente i reparti operativi della Forza Armata sperimentando, integrando e validando i nuovi sistemi d’arma o di quelli sottoposti a modifica.

Il Reparto supporta i reparti con la certificazione tecnica operativa che consente la rapida ed autonoma implementazione di soluzioni tecnologiche in grado di soddisfare le nuove esigenze nei teatri ostili.

Molto importante è stata, a questo proposito, l’Operazione “Unified Protector” dove sono stati aggiornati e configurati i velivoli Tornado, EF2000, AmX e KC767-A.

In questo ambito ricadono attività di Operation test and evaluation (OT&E) sui sistemi d’arma quali l’EF2000, il T-346, il C-130J e l’HH101 e le valutazioni di APR (aerei a pilotaggio remoto).

HH 101 in fase di decollo

Il Reparto sviluppa software avionico, in particolare per gli EF2000 ed i Tornado. Inoltre, per l’Arma azzurra il Reparto è un punto di riferimento per il modelling e la simulation con un ruolo fondamentale nella trial di difesa da attacchi di missili balistici e negli studi a supporto deel nuove frontiere satellitari.

Vengono sperimentati, sia in ambito nazionale che internazionale, sistemi per determinare la segnatura nel campo dell’infrarosso di aerei e la definizione di distanze d’ingaggio di un missile a guida IR, oltre alla definizione di requisiti di sistemi di auto protezione di bordo, come il missile warning system, le flare o il sistema DIRCM basato su tecnologia laser.

Tra le eccellenze aeronautiche c’è anche il Reparto Tecnologie materiali aeronautici e spaziali interessano tutti i materiali di impiego sia nel settore aeronautico che spaziale, compresi quelli di armamento. Rientrano nel campo della scienza dei materiali, della chimica analitica, di quella applicata e della merceologia.

Il Reparto così deve analizzare, controllare, indagare e sperimentare. Deve eseguire valutazioni tecnico-operative, fare sperimentazioni ed indagini di efficacia sui sistemi d’arma e materiali d’armamento d’interesse aeronautico, formando e qualificando personale.

Nel settore della valutazione dei materiali tecnologici che potrebbero contenere amianto, i laboratori del Reparto sono stati accreditati dal Ministero della Salute per la capacità di impiegare molte delel tecniche di indagini mirate all’individuazione della sostanza.

Il Reparto può trovare un eventuale difetto con controlli non distruttivi su particolari di impiego aeronautico.

La capacità di indagine che viene richiesta a questi specialisti è necessaria per capire la causa di un incidente o di un inconveniente di volo per incrementare l’affidabilità dei sistemi d’arma dell’Aeronautica.

Gli esperti non conoscono né i materiali da esaminare né tantomeno le dimensioni, la tipologia e la numerosità dei difetti e delle rotture. E questo rende molto difficile il loro lavoro.

Le capacità di indagine che i tecnici del Reparto mettono in atto viene usata per le analisi di integrità strutturale previste per le certificazioni tecnico-operative del Centro Sperimentale di Volo e per lo studio di materiali e processi innovativi nel settore aeronautico ed aerospaziale.

Una grande capacità professionale professionale alla quale attingono altre Forze Armate, la Direzione Armamenti Aeronautici e dell’Aeronavigabilità, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo , su specifiche richieste, della Procura della Repubblica.

Per quanto riguarda gli armamenti di bordo e di terra, in dotazione all’Arma azzurra, il Reparto si occupa delle problematiche legate alla funzionalità e all’interazione tra il sistema d’arma ed il velivolo, promuovendo studi e sperimentazioni per individuare le soluzioni tecnicamente più appropriate per soddisfare requisiti formulati dagli Enti centrali.

Per il munizionamento impiegato dall’Aeronautica Militare, sia in terra che in volo, il Reparto tecnologie materiali aeronautici e spaziali controlla sia dal punto di vista chimico, fisico e di balistica interna, esterna e terminale, per garantire la sicurezza per la manipolazione, il trasporto e lo stoccaggio ed estenderne quanto più possibile la vita operativa, diminuendo la necessità di smaltimento alle scadenze originariamente previste e posticipando l’acquisto di materiale di scorta.

Una particolarità allo studio del Reparto è quello della sperimentazione di “esplosivi improvvisati”. Vengono forniti supporti agli operativi della Forza Armata che operano in un teatro operativo. Non solo, tra le sue funzioni c’è anche quella di consulenza di riferimento dell’Autorità Nazionale per la Sicurezza del Viminale.

Ci sono anche collaborazioni con Università, con l’ENEA. Con queste Centri, la Forza Armata ha realizzato un prototipo per rilevare esplosivi nell’ambito di un progetto europeo per trovare fabbriche clandestine di esplosivi.

Per l’Insensitive Munition viene fornita consulenza agli Alti Comandi e si sperimenta la risposta dei materiali di armamento a condizioni estreme come quelli che derivano, ad esempio, da impatto di proiettili, schegge od onde d’urto a temperature elevate.

Il personale esperto svolge anche docenze sia all’Interno del Centro Sperimentale che nella stessa Forza Armata.

Il Centro Sperimentale Volo si articola, oggi, in tre Reparti: uno proprio di volo, uno specializzato in tecnologie materiali aeronautici e spaziali. Un altro si occupa, invece, di Medicina Aeronautica e spaziale.

Il compito degli operatori del Reparto Sperimentale di volo è quello di studiare e condurre tutte le prove, a terra ed in volo, di aeromobili e dei loro equipaggiamenti di bordo, compreso lo sviluppo a bordo dei velivoli.

Il Reparto è strutturato in cinque gruppi: 311° Gruppo di Volo, Gruppo tecnico, Gruppo Gestione software, Gruppo Ingegneria per l’aerospazio, Gruppo Armamento e contromisure.

Gli attuali Gruppi tecnico e Gruppo Volo sono i discendenti dei primi sperimentatori di Guidonia.

Tutto passa da Pratica di Mare. Si vuole modificare un aereo? Bisogna studiare se è possibile e se ne occupano al Gruppo sperimentale volo. Viene realizzata una pubblicazione dove viene illustrato quanto è stato fatto. Vengono testati tutti i velivoli.

Stretta è anche la collaborazione con le aziende del settore. Ad esempio il T-346 addestratore dell’Aermacchi è stato migliorato dai tecnici della nostra Aeronautica Militare.

UN T346

Vengono sperimentati tutti i sistemi di bordo, le condizioni di volo, l’armamento.

Normative speciali stabiliscono come vengono devo essere fatti i test. Ed il Reparto, come Centro sperimentale, è l’unico abilitato a fare test.

Al Reparto di Pratica di Mare si fanno anche i collaudi dei velivoli che durano a seconda della macchina da testare. Qui sono stati testati anche gli IPAD in tutte le condizioni. Sono stati provati e poi consegnati alla Forza Armata da utilizzare a beneficio dei piloti.

Viene testato anche il rifornimento in volo.

L’operazione di rifornimento in volo

Insomma, qui nel Centro Sperimentale volo tutto è possibile per un potenziamento tecnico-operativa della nostra Aeronautica Militare.

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