Parigi (dal nostro inviato). Il recente 53° Air Show di Parigi ha visto presenti al Salone anche le aziende dei Distretti aerospaziali regionali.
Report Difesa con Luigi Carrino, presidente del Distretto aerospaziale della Campania (DAC) ha analizzato lo sviluppo delle aziende del settore, presenti in questa regione.

Luigi Carrino, presidente DAC
Presidente Carrino, qual è stato il valore della presenza dei Distretti al Salone di Parigi?
Oggi la competizione non la può affrontare un leader da solo se intorno non ha un sistema d’imprese e un sistema di ricerca di altissimo livello. I Distretti fanno esattamente questo.
Sono un “collante” tra tutte queste realtà e poi servono ad affrontare i nuovi paradigmi che ci stanno ora impegnando: quelli dell’industria 4.0.
Cosa avviene con l’industria 4.0?
Cambiano moltissimo i rapporti tra fornitore e grande industria. Ma anche tra industria e sistema della ricerca. Quest’ultimo non produce risultati solo all’interno di un sistema di relazioni dirette ma in un’ottica aperta. Tutto il sistema dell’opening innovation richiede che le piccole e medie imprese abbiano delle “antenne”, le quali per loro conto riescono a trovare l’ìnnovazione, ovunque essa sia e la portino all’interno del sistema.
Tutti i territori più avanzati al mondo nel settore aerospaziale hanno dimostrato che là dove ci si organizza in una forma distrettuale si può affrontare bene la competizione.

Le industrie del Distretto Aerospaziale della Campania fiore all’occhiello del settore
E la Campania come è arrivata a questo obiettivo?
Ci siamo arrivati non tardissimo, ma dopo gli altri. Stiamo però guadagnando terreno.
I vari Distretti sono in rete per la distribuzione delle informazioni?
C’è collaborazione. Il livello nazionale riesce ad essere forte se basato sull’integrazione di forti Distretti a livello nazionale.
E’ un gioco di squadra importante che l’Italia sta fronteggiando con grande serietà ed impegno.
Come viene valutato all’estero il settore aerospaziale italiano?
Viene visto come un sistema molto all’avanguardia. Capace di muoversi velocemente, non avendo i vincoli dei grandi sistemi internazionali.
Conta molto anche, nel campo aeronautico, il made in Italy che continua ad essere un valore aggiunto importante.
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