Afghanistan, cerimonia di rientro del contingente italiano della Brigata Garibaldi

Napoli. I sei mesi di permanenza del contingente della “Brigata Garibaldi”,  impiegata nell’Operazione “Resolute Support” in Afghanistan, nell’area di competenza di Herat, hanno evidenziato, oggi come nel passato, l’impegno dei nostro militari a fianco del popolo e delle istituzioni del Paese.

Lo schieramento di una compagnia di Bersaglieri, in occasione della cerimonia oggi a Napoli

Questa mattina, nello stadio “Albricci” di Napoli, si è svolta la cerimonia militare, alla presenza di autorità civili, militari e religiose locali.

Nel semestre gli uomini e le donne della Brigata hanno avuto la guida di Train Advise Assist Command West (TAAC W), il Comando NATO multinazionale eD interforze a guida italiana che opera nella regione Ovest dell’Afghanistan nell’ambito della missione Resolute Support (RS), con il compito di fornire consulenza e assistenza ai vertici operativi delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF), le Forze Armate e di Sicurezza del Paese.

Il generale di Brigata, Claudio Minghetti, comandante del contingente italiano rientrato in Patria, ha evidenziato come la “missione, in questi ultimi anni, sia cambiata”. Il nostro contingente nella regione occidentale del Paese è molto importante. E’, infatti, il secondo dopo quello statunitense. Gli uomini e le donne impegnate hanno ricevuto il plauso, per il loro grande lavoro, di tutti i Paesi alleati che fanno parte della coalizione. In primis del generale John William Nicholson Jr.

Nicholson è un generale a quattro stelle dell’Esercito statunitense e comanda l’US. Forces Afghanistan (USFOR-A) e la Resolute Support Mission dal marzo 2016, succedendo al generale John F. Campbell.

Il generale De Leverano ed il generale Minghetti in occasione della cerimonia a Napoli

“Abbiamo raggiunto – ha aggiunto Minghetti – in sei mesi obiettivi importanti che sono sono frutto di un lavoro silente fatto anche da chi ci ha preceduto. Molto è stato fatto in Afghanistan ma molto è ancora resta da fare”.

La missione, al momento, non prevede nessuna cessione di responsabilità, Le Forze di Sicurezza locali stanno crescendo, come ha ricordato il generale Minghetti, ma hanno bisogno ancora del sostegno dell’Italia per quanto riguarda l’addestramento e la professionalizzazione.

Il generale Luigi Francesco De Leverano, comandante delle Forze Operative Sud, nel corso del suo intervento ha ringraziato il generale di Brigata Claudio Minghetti e tutti i militari schierati per gli eccellenti risultati conseguiti e per l’altissima professionalità dimostrata in un contesto multinazionale dove l’Esercito e le altre Forze Armate italiane, riscuotono sempre maggiore ed unanime consenso.

Il generale De Leverano passa in rassegna le truppe schierate oggi allo stadio Albricci di Napoli

Il generale De Leverano, a proposito della struttura dello stadio Albricci, ha voluto evidenziare come essa sia una risorsa non solo per l’Esercito ma anche per la città di Napoli e per tutto il Meridione. Magari da utilizzare in occasione delle Universiadi del 2019.

Con gli insegnamenti del personale italiano si è riusciti, ha spiegato Minghetti, a raggiungere il duplice obiettivo di rendere le Forze di Sicurezza locali “autonome nella gestione dello sviluppo professionale del proprio personale e quello di formare nuovi istruttori (il cosiddetto “train the trainers”), oltre che addestrare specialisti in materia di intelligence, di contrasto agli ordigni improvvisati, di impiego di mortai ed artiglierie, di controllo dello spazio aereo ed altro ancora, attraverso corsi mirati, seminari e simposi”.

Insomma, tutti gli sforzi sono stati focalizzati allo sviluppo organizzativo e della funzionalità delle forze di sicurezza afghane, per il raggiungimento di un adeguato livello di sostenibilità delle stesse.

Il contributo nazionale nel Paese degli aquiloni si attesta in media su circa 950 unità suddivisi tra il personale presente a Kabul (circa 50) ed il contingente militare italiano circa 900, dislocato ad Herat presso il TAAC-W.

Il generale Minghetti, dal 10 dicembre 2016 è stato comandante del contingente nazionale e comandante di TAAC-W. Dal comandante di TAAC-W dipendono l’assetto sanitario da campo “Role 2 e le unità che hanno compiti di Force Protection, supporto logistico e di “Training Advising and Assistence”.

I nostri militari agiscono su un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale. Per fare un esempio: grande come il Nord Italia. L’area di competenza è divisa in quattro province: Herat, Badghis, Ghowr e Farah.

Il generale Luigi Francesco De Leverano, comandante delle Forze Operative Sud, nel corso del suo intervento ha ringraziato il generale Claudio Minghetti e tutti i militari schierati per gli eccellenti risultati conseguiti e per l’altissima professionalità dimostrata in un contesto multinazionale dove l’Esercito, e le altre forze Armate italiane, riscuotono sempre maggiore ed unanime consenso.

Durante la cerimonia è stato celebrato anche il 181° anniversario della fondazione del corpo dei Bersaglieri, rappresentati in Afghanistan dall’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, agli ordini del colonnello Stefano Cavaliere, la cui bandiera di guerra è tra le più decorate dell’Esercito Italiano.

La bandiera di guerra dell’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta

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