Alto Commissariato ONU per i rifugiati: Filippo Grandi in Egitto. Appello alle autorità locali per sostenere chi fugge dal Sudan

IL CAIRO. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi, ha concluso la propria missione di tre giorni in Egitto.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi

Grandi ha fatto appello per garantire sostegno alle persone in fuga dal Sudan e ai Paesi che accolgono rifugiati, nonché a tenere aperte le frontiere a quanti fuggono dal conflitto.

Sono oltre 170 mila le persone che hanno fatto ingresso in Egitto dallo scoppio delle ostilità, il 15 aprile, molte attraverso il valico di Qoustul, visitato da Filippo Grandi verso la fine del viaggio.

Il Paese accoglie circa la metà delle oltre 345 mila persone di recente fuggite dal Sudan.

Al confine, Grandi ha incontrato rifugiati da poco arrivati e autorità di frontiera egiziane.

“Ho ascoltato storie strazianti, di persone che hanno perso la vita e tutti i propri averi – ha affermato l’Alto Commissario -. Esperienze segnate da viaggi pericolosi e costosi per arrivare fin qui e mettersi in salvo. Numerose famiglie sono devastate, hanno subito traumi e necessitano con urgenza della nostra protezione e del nostro sostegno”.

Grandi ha incontrato anche il Presidente egiziano, Generale Abdulfatah Al-Sisi, per discutere le modalità migliori con cui garantire supporto ai rifugiati e mobilitare risorse da destinare ai Paesi di accoglienza, tra cui l’Egitto.

Il Presidente egiziano Al Sisi

“Esprimo parole di elogio per l’impegno assicurato da sempre dall’Egitto nel garantire rifugio alle persone in fuga dalle violenze – ha aggiunto Grandi -. Il Governo, la Mezzaluna Rossa egiziana e la popolazione sono stati estremamente generosi nel supportare le persone in arrivo. È necessario mobilitare con urgenza maggiori risorse affinché possano continuare ad assicurare una tale generosità”.

Prima di questo conflitto, l’Egitto accoglieva già una numerosa popolazione di rifugiati composta da 300 mila persone di 55 nazionalità.

Dopo le procedure di registrazione richieste dall’UNHCR, rifugiati e richiedenti asilo accedono a un’ampia rete di servizi, tra cui assistenza sanitaria e istruzione.

Il programma di aiuti in contanti nelle emergenze è stato avviato dall’Alto Commissariato ONU per i rifugiati la settimana scorsa.

L’UNHCR ha da poco pubblicato il Piano regionale di risposta alla crisi di rifugiati dal Sudan, volto a mobilitare 470,4 milioni di dollari per sostenere rifugiati, persone che fanno ritorno e comunità di accoglienza in Egitto, Repubblica Centrafricana, Ciad, Etiopia e Sud Sudan.

Circa il 25% dei fondi chiesti sarà destinato all’Egitto per supportare il lavoro di 25 partner per sei mesi. Ad oggi, l’appello, sostiene l’organismo dell’ONU, è seriamente sottofinanziato.

L’Alto Commissario Grandi ha inoltre chiesto che frontiere siano tenute aperte a quanti hanno bisogno di fare ingresso in Egitto e in altri Paesi che accolgono persone in fuga dal Sudan.

Ha intensificato gli appelli affinché siano avviati con urgenza sforzi diplomatici volti garantire il conseguimento di una pace significativa tra le due fazioni in conflitto in Sudan, un corridoio sicuro per i civili presenti nel Paese nonché l’accesso degli aiuti umanitari.

Durante la missione in Egitto, l’Alto Commissario ha incontrato il Segretario Generale della Lega Araba e con il ministro degli Interni egiziano.

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