Ambiente, i Carabinieri del NOE di Catania sequestrano una cava di materiale basaltico-lavico nel Parco dell’Etna

Catania. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Catania, nel corso di attività di controllo avviate già da tempo nel territorio di alcuni comuni facenti parte dell’estensione del parco dell’Etna, hanno sequestrato, oggi, una di una cava di materiale basaltico-lavico posta in località contrada Fra Diavolo a Belpasso.

Il sequestro dei Carabinieri del NOE

Nella cava erano in corso manovre di lavorazione di materiale basaltico. Essa ricade all’interno della cosiddetta zona “D” del Parco dell’Etna.

Si tratta di una zona sottoposta a speciale vincolo naturalistico e paesaggistico, dove è assolutamente vietato poter condurre alcuna attività che ne possa modificare o alterare l’aspetto, men che meno quella estrattiva.

La verifica della documentazione dell’azienda che stava operando nel sito ha consentito ai militari del NOE di rilevare l’assenza di autorizzazione valida ad effettuare questi lavori tanto che la titolare della stessa è stata denunciata per aver condotto opere di sbancamento all’interno di un’area sottoposta a vincolo in assenza della prescritta concessione estrattiva, di competenza del distretto minerario per aver causato il deturpamento dei luoghi sottoposti a speciale tutela di tipo paesaggistico.

Con altre responsabilità di carattere penale per quanto attiene l’impianto di frantumazione dell’azienda, sequestrato, in quanto risultato sprovvisto della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

E’ stato sequestrato, inoltre, un escavatore munito di martello pneumatico.

Nel corso dell’ultimo anno, i Carabinieri del Nucleo catanese nell’area etnea hanno posto sotto sequestro 5 aziende, 9 cave abusive, 4 impianti di frantumazione e produzione di calcestruzzi trovati privi delle necessarie autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, nonché decine di escavatori, pale meccaniche e camion utilizzati per illecite attività.

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