Ryadh. Oltre 100 miliardi di dollari di armi americane per l’Arabia Saudita. Il Presidente Usa, Donald Trump, nel suo primo viaggio all’estero annuncerà l’accordo.

L’arrivo della coppia presidenziale Usa in Arabia saudita
All’intesa ha lavorato Jared Kushner, il genero di Trump, come raccontato in un articolo del New York Times.
Kushner avrebbe personalmente chiesto all’amministratore delegato di Lockheed Martin, Marillyn Hewson, di abbassare il prezzo di un sistema radar, in modo che il prezzo fosse accettabile per l’Arabia Saudita e potesse essere incluso nell’accordo. Il contratto varrebbe 110 miliardi di dollari in dieci anni e rappresenterebbe il rinnovato impegno degli Stati Uniti per la sicurezza del Golfo Persico.
L’intesa prevede aerei navi, bombe teleguidate ad alta precisioni,un sistema di radar che può bloccare missili balistici.
Ricordiamo che l’Arabia Saudita è in piena campagna militare contro il gruppo ribelle degli Huti, islamici sciiti dello Yemen. Circa un anno fa, l’ex presidente Usa, Barack Obama sospese la fornitura di bombe ad alta precisione ai sauditi, per i tantissimi morti che c’erano stati nello Yemen.

Gli effetti dei bombardamenti sauditi in Yemen
“L’Amministrazione Trump – dice il ministro degli Esteri saudita, Adel al Jubeir – ha una visione che coincide con la nostra, vuole sdradicare il terrorismo, confrontarsi con l’Iran, la ricostruzione delle relazioni con gli alleati tradizionali, il commercio e gli investimenti”.

Il ministro degli Esteri saudita, Adel al Jubeir
Trump avrà anche anche un incontro con i rappresentanti degli Stati membri del Consiglio della Cooperazione del Golfo: Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar. Emirati Arabi Uniti. Incontrerà anche una cinquantina di leader musulmani.
Ha ricevuto l’invito dal Summit arabo islamico statunitense del sudanese, Omar al Bashir, accusato di genocidio dalla Corte Penale Internazionale.
Il Presidente americano parlerà anche sull’Islam. Si tratta di una replica di quello che disse nel 2008 Obama all’Università del Cairo, all’inizio di quella che poi è passata alla storia come “Primavera araba”.