Arma dei Carabinieri: il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 a favore della tutela del patrimonio culturale e naturale.

di Lia Pasqualina Stani

    Roma. <<La bellezza salverà il mondo>>. Questa frase di Dostoevskij come la parola “valore” sono state il filo conduttore per la presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri presso la Scuola Ufficiali Carabinieri, alla presenza del Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Corpo d’Armata Giovanni Nistri.

L’evento è stato presentato da Massimo Giletti, coordinato dal Comandante del V Reparto dell’Arma dei Carabinieri, Generale Menetti. Sono intervenuti Alberto Angela e Licia Colò.

 

Massimo Giletti, Alberto Angela, Piero Colaprico, Licia Colò e il Comandante del V Reparto dell’Arma dei Carabinieri Generale Menetti

Questa edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Nel 1972 una convenzione dell’Unesco ha previsto la “tutela del patrimonio culturale e naturale”, inteso come bene dell’Umanità intera. L’atto ha disposto la creazione di un elenco di siti da tutelare, la “World Heritage list”. Dal 1979, anno dell’inserimento delle incisioni rupestri della Valcamonica, l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo. Segue la Cina.

Il Momento in cui viene tolto il drappo rosso

Quando è stato tolto il drappo rosso, è stato svelato il Calendario 2019 dell’Arma dei Carabinieri: una gigantografia che mostrava la foto della copertina e il retro di copertina, due immagini colme del significato del calendario stesso.

Il Generale Menetti spiega la scelta delle immagini della Copertina e il Retro Copertina del Calendario 2019

Nella foto di copertina c’è un carabiniere scelto che “simbolicamente” sembra proteggere con il suo petto tutti i beni culturali dell’UNESCO. Nel retro di copertina è rappresentato un carabiniere di spalle. Quelle spalle simboleggiano proprio le spalle forti e grandi dei carabinieri che proteggono i beni culturali e che sono contenuti all’interno del calendario, le cui immagini sono state mostrate in anteprima in un filmato.

Silvia di Paola, Art Director del Calendario 2019 seduta tra il pubblico durante l’evento

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, presentano una carrellata di tutti i siti italiani tutelati dall’Unesco. Sono stati inseriti immagini e didascalie tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola. L’Italia è la Prima nazione al mondo per il numero di beni inseriti nella lista del Patrimonio dell’Unesco: sono 54 i siti culturali e naturali che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento. Distribuiti su tutto il territorio proprio come i Carabinieri, che ormai da oltre due secoli sono tutt’uno con le comunità, costituendo elemento essenziale di ogni comune, borgo, frazione o quartiere di una grande città. L’Arma dei Carabinieri è un costante punto di riferimento per i cittadini con le sue capillari articolazioni territoriali e le sue componenti specialistiche, riconosciute strutture di eccellenza. Questo sistema di sicurezza costituisce un insostituibile presidio a protezione delle bellezze italiane. La cultura e legalità sono due facce della stessa medaglia e rappresentano i “pilastri” su cui è stato creato il Calendario 2019. Con il riconoscimento di tali bellezze, nel Calendario Storico 2019 è stato tracciato un breve racconto sul percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco fino a tutte le “specialità” dell’Arma dei Carabinieri. dal RACIS(Ragruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) all’Istituto per la tecnica investigativa fino alla Radiomobile con l’istituzione del 112. Le altre articolazioni dell’Arma accompagnano le immagini dei luoghi simbolo della Nazione, attraverso la rappresentazione di uniformi e principalmente di volti.

Alberto Angela

Nel suo intervento Alberto Angela ha dichiarato che: << Noi ci troviamo in un Paese che è come un pianoforte con tutti i tasti che ci consente di suonare tutte le note della cultura dell’uomo nel corso dei secoli. In Italia tutte le pagine della Storia si trovano nei suoi monumenti. L’Italia ha un patrimonio che si deve valorizzare. È un luogo che ha molti siti UNESCO che abbracciano tutti i secoli ed i periodi storici. È un Paese leader della scrittura del tempo dagli etruschi ai greci, ai romani etc. […]. Attraverso il web vengono veicolati dei valori che non ci appartengono e che non avrebbero potuto dare queste bellezze culturali. […] Il patrimonio che dai trulli alle Dolomiti è frutto di valori che vanno tutelati, ma ereditati dai nostri genitori e dai nostri nonni. Il mondo attuale con la comunicazione orizzontale sta eliminando questi valori. Per questo è importante tutelare e mantenere il primato dei siti UNESCO anche se abbiamo una quantità enorme di siti. Attraverso i valori si portano avanti delle tradizioni e dei modi di vivere. L’Arma dei Carabinieri possiede e trasmette questi valori, dall’educazione al rispetto, dalla cultura, dalla tutela delle tradizioni al prendersi cura del prossimo. Valori che tutte le Istituzioni hanno il dovere di trasmettere alle nuove generazioni. L’Arma dei Carabinieri con i suoi 200 anni e oltre di storia lo fa fin dalla sua origine. Questo calendario- ha detto Angela – fornisce degli scatti culturali del DNA degli italiani. […] Non ci può essere futuro se non si ha la coscienza di chi si è, qual è il proprio passato e le proprie radici. Questo calendario ci fa capire chi siamo, le immagini sono come delle foto di famiglia importante per l’identità culturale italiana […].

Massimo Giletti e Alberto Angela

Questo calendario ha una caratteristica fondamentale: non è possibile contraffarlo. La cartiera Favini ha prodotto una carta fatta di fibrille rosse e blu che sono i colori dell’Arma dei Carabinieri, che rendono ogni pagina impossibile da contraffare.

Dimostrazione dela presenza delle fibrille blu e rosse che non permettono di contraffere le pagine del calendario

Al Comando Generale sono esposti tutti i calendari di cui un paio recuperati e ristampati tramite foto. Per questo calendario sarà fondamentale conservarlo in modo adeguato, per il futuro. Altra caratteristica è che tutti i protagonisti sono carabinieri veri che hanno accettato di farsi fotografare.

Massimo Giletti, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Bonisoli

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, ha ricordato che subito dopo il suo insediamento la prima persona che ha incontrato è stato il Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio, il Generale Parrulli. << […] E’ un elemento di serenità poter contare su un’unità specializzata che si occupa dei beni culturali e ci tengo a sottolineare che tutti gli appartenenti al Nucleo Tutela Patrimonio sono carabinieri e non storici dell’arte, carabinieri consapevoli di una missione chiara nella loro vita, decidendo di spendersi per la difesa del patrimonio culturale. […] E’ necessario dare l’esempio e cambiare il comportamento per avere un cambio di cultura. Dobbiamo tutelare il nostro patrimonio, i nostri siti facendoli vivere>>.

Il Generale Menetti ed il Professor Sisto dell’Università di Bari

E’ stata presentata anche l’Agenda Storica, al quarantesimo anno di pubblicazione, incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. L’Agenda propone una raccolta di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli di storia. Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.

Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati ed Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia. Si arriva infine ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, di Piero Colaprico e di altri ancora.

Licia Colò presenta il Calendario da Tavolo 2019

A Licia Colò è stata affidata la presentazione del Calendario da Tavolo o detto “Calendarietto” del 2019. È stato dedicato al turismo, alle Vie Franchigie che attraversano tutto il Paese e alle 130 riserve naturali che i carabinieri forestali tutelano.

<< E’ importante– ha detto la Colò- che i carabinieri facciano un lavoro capillare e profondo per salvaguardare l’ambiente senza dividere l’ambiente dal patrimonio culturale e dalla legalità, parliamo sempre di valori della nostra vita.

Licia Colò

Soltanto ciò che si ama si può difendere. E questo calendario piccolo da tavolo ci ricorda le cose belle che amiamo. È dedicato alla via Franchigena, un simbolo di fede e simbolo di un turismo lento che significa il piacere della vita in cui il tempo è il lusso del nostro tempo. Il turismo lento consente di vedere luoghi che non avremmo visto. […] Solo quando si acquisterà la consapevolezza di quanta bellezza abbiamo saremo disposti a difenderla. C’è anche un’altra Italia che vuol sentire parlare di luoghi belli, di cultura, di natura e di ambiente>>.

Una delle pagine del Calendario 2019 che non possono essere contraffatte

Tutte le foto del calendario da tavolo sono state realizzate dai carabinieri forestali. L’intero ricavato per volontà del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Nistri, per questo binomio, cultura e solidarietà che contraddistingue l’Arma dei Carabinieri sarà devoluto all’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri). mentre il ricavato del Planning dedicato alle città italiane capitali europee della cultura, presentato dal Sottosegretario al Ministero della Difesa, Angelo Tofalo, sarà interamente devoluto all’Ospedale Gaslini di Genova.

Tofalo e il Generale Menetti

A chiudere l’evento della presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 è stato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Corpo d’Armata, Giovanni Nistri che ha dichiarato :<< Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole… stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale>>.

Comandante Generle dell’Arma dei Carabinieri, Generale Corpo d’Armata Giovanni Nistri

 

(Foto dell’Autrice)

 

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