Assemblea Nazioni Unite, le nuove priorità dell’ONU secondo la presidente María Fernanda Espinosa Garcés. Domani previsto l’intervento del capo del Governo italiano Giuseppe Conte

Di Emanuele Lorenzetti

New York. Le nuove questioni prioritarie per l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sono sette. Ad annunciarlo è stato il nuovo presidente della 73° Assemblea generale, María Fernanda Espinosa Garcés, politica e diplomatica ecuadoriana. Le parole chiave intorno alle quali tutti i 193 Stati membri dell’ONU sono chiamati a lavorare, dice il presidente Espinosa Garcés, sono “leadership globale e responsabilità condivise per società pacifiche, eque, e sostenibili”.

María Fernanda Espinosa Garcés, presidente dell’Assemblea delle Nazioni Unite

Fra i sette punti, che faranno da cornice al dibattito di questi giorni, vi è anche la questione migratoria. Le Nazioni Unite, a detta della presidente Espinosa Garcés, in questi giorni di lavoro si impegneranno a concentrare le forze degli Stati membri per la “promozione ed implementazione dei nuovi accordi globali” per gestire meglio il flusso di centinaia di migliaia di migranti.

In altre parole, lo sforzo maggiore del lavoro dell’Assemblea sarà tutto diplomatico. Creare, dunque, nuove politiche che mirino a favorire elementi di condivisione nella gestione dei flussi migratori, anche fra i Paesi dell’Europa, per una ripartizione equa e solidale del numero di profughi e migranti che continuano a sbarcare sulle sue coste.

Ma, nella discussione intorno alla quale il presidente dell’Assemblea intende facilitare il dialogo, vi è spazio anche per tante altre questioni prioritarie che vanno dalla promozione dell’uguaglianza di genere alla difesa dell’ambiente, dalle tematiche connesse all’occupazione giovanile al processo di riforma dell’ONU, fino all’impegno nelle operazioni di peacekeeping, cui sarà dedicata una speciale giornata.

Tutto ciò diventa molto più complesso se si considerano le tensioni esistenti fra le maggiori potenze mondiali e regionali. L’unilateralismo e l’isolazionismo del presidente americano Donald Trump, il nodo sempre più difficile da sciogliere sull’accordo nucleare iraniano (JCPOA), che vede contrapposti americani e iraniani a seguito dell’abbandono Usa dal programma, e le turbolenze nel Medio Oriente. Diversi, dunque, sono i temi caldi che condizioneranno il dibattito della 73° Assemblea generale ONU che oggi prevede l’intervento di Trump. Spetta agli Usa, inoltre, la presidenza del Consiglio di Sicurezza, già convocato per discutere sul tema delle armi di distruzione di massa.

Anche l’Italia, pure, partecipa alla prima sessione ordinaria della 73° Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’agenda della delegazione italiana, guidata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, è ricca di appuntamenti.

Conte, infatti, ha in agenda due incontri bilaterali con il Presidente iraniano Hassan Rouhani e con quello egiziano Abdel Fattah al-Sisi. L’intervento del capo del Governo italiano  è previsto per domani alle 14.30 (20.30 in Italia), nel corso del quale porterà al tavolo dell’Assemblea i dossier sulla situazione libica e siriana e la spinosa questione migratoria che interessa l’area mediterranea, dentro la quale l’Italia può ancora giocare un ruolo chiave per la stabilizzazione di quei Paesi nordafricani.

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