ROMA. L’emendamento alla legge che istituisce il nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, tanto atteso dall’Associazione Nazionale Alpini, dall’Associazione Nazionale del Fante e dalle altre Associazioni d’arma, è stato approvato dalla XII Commissione della Camera dei Deputati.
La modifica è stata veicolata e sostenuta dal Ministero della Difesa come emendamento governativo, con la positiva collaborazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, del vice ministro del Ministero del Lavoro, Maria Teresa Bellucci e della Commissione Lavoro della Camera con il presidente Walter Rizzetto.
“Abbiamo sempre sostenuto convintamente che l’interlocutore istituzionale per le Associazioni combattentistiche e d’arma fosse il Ministero della Difesa – scrive in una notail presidente dell’Associazione nazionale Alpini (ANA), Sebastiano Favero – e che i nostri Statuti, fondati sulle radici di appartenenza alla nostra Nazione, fossero rispondenti ad una identità peculiare e rispettosi della Carta Costituzionale”.
“Abbiamo inoltre sostenuto – prosegue la nota – che, così come era stata concepita, lalLegge sul Terzo Settore rappresentasse un rischio molto alto per le nostre attività che vengono svolte in collaborazione con le istituzioni, specie a livello locale. Attività che le Associazioni d’arma da sempre esercitano con spirito di servizio, all’insegna del vero e gratuito volontariato, figlio di buona educazione e di uno stile comportamentale che antepone i doveri ai diritti a servizio della intera comunità. Abbiamo trovato nel ministro Crosetto attenzione e sensibilità in particolare per aver trovato, nel bilancio della Difesa la copertura che il MEF richiedeva per questo emendamento, e per avere condiviso la necessità di riconoscere le peculiarità delle Associazioni d’arma legate alla loro identità associativa e al loro ruolo fondamentale dentro un sistema di collaborazione”.
L’ANA, con i suoi 320 mila iscritti e con il suo sistema di Protezione Civile e Sanità Alpina, ossatura portante di quello nazionale, potrà “così continuare a garantire il proprio fondamentale contributo”, ha concluso Favero.
“L’identità delle Associazioni d’arma, il fondamentale ruolo nella conservazione della memoria e nella funzione educativa ai valori scritti nella Costituzione – ha aggiunto il presidente nazionale dell’Associazione de Il Fante, Gianni Stucchi – impegnano le nostre realtà associative a essere presenti nel confronto con le istituzioni, soprattutto a beneficio delle giovani generazioni per le quali si può proporre un concetto di cittadinanza piena e consapevole proprio a partire dalla vicinanza con le Forze Armate e con le nostre Associazioni” .
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