Blockchain: William Nonnis vince il Premio Internazionale “Gabriele D’Annunzio”. La sua esperienza a disposizione della Pubblica Amministrazione

Milano. La Blockchain, negli ultimi tempi, sta finalmente ottenendo l’attenzione che merita, quale innovazione tecnologica dirompente, capace di assicurare trasparenza, affidabilità e fiducia, in ogni ambito venga utilizzata.

La consegna del Premio a William Nonnis

In Italia, uno dei primi programmatori informatici che ne hanno presagito la reale valenza è stato William Nonnis che, da dieci anni, con impegno e caparbietà, ne ha approfonditamente studiato i processi, tanto da proporre i primi progetti di P2P Energetico in Blockchain, ai tavoli del Ministero della Difesa già nel 2013 con il Generale Noto (direttore della Task Force Struttura di Progetto Energia – SPE, voluta dall’allora ministro della Difesa, Roberta Pinotti).

L’ambizione di Nonnis, in questi anni è stata quella di trasformare, snellire e semplificare, grazie alla Blockchain, la pachidermica macchina della Pubblica Amministrazione, con i suoi lenti e farraginosi ingranaggi burocratici, per offrire alla cittadinanza uno standard di servizi qualitativamente elevato.

Con l’acquisizione di esperienze e competenze, anche internazionali, altamente specialistiche in ambito Blockchain, lo spessore professionale del Nonnis, si è fatto viepiù esclusivo ed elitario, tanto che le prime grandi aziende private, interessate ad inserire il protocollo Blockchain nelle proprie attività, avrebbero voluto avvalersi della sua preparazione e perizia tecnica.

Fedele al proprio credo di Blockchain come tecnologia sociale, ossia, antropocentrica e a sussidio del benessere dell’uomo, Nonnis ha invece persistito nel suo intento di migliorare, grazie all’innovazione tecnologica, la P.A., per il bene comune, portando avanti, contemporaneamente, una capillare opera divulgativa sul digitale, parlando in radio, nelle scuole, nelle piazze o nelle sedi accademiche, per sensibilizzare tutta la cittadinanza ad un uso corretto e consapevole dei nuovi strumenti tecnologici.

E tutta questa attività, così come il suo grande talento tecnico, si stanno facendo ben notare, tanto che la sua lunga (nonostante la giovane età) carriera professionale si sta costellando, oltreché di importanti risultati sul campo, di prestigiosi premi e riconoscimenti.

Proprio di questi giorni, infatti, è l’ultimo ricevuto presso l’Università Popolare Degli di Studi di Milano (con il riconoscimento voluto dal presidente Marco Grappeggia e da tutto il Senato accademico) che lo ha insignito del Premio Internazionale “Gabriele D’Annunzio”, con la motivazione di aver compiuto “uno straordinario iter professionale e umano”, con tutti gli oneri e meriti del caso per la sua specifica competenza.

Si tratta, senza dubbio, di un grandissimo attestato di merito che equipara il nome del Developer, a quelli internazionali, del calibro del Prof. Romano Prodi, per citarne uno, di acclarato valore che, prima di lui, sono stati premiati alla Popolare di Milano.

Solo lo scorso dicembre, Nonnis, nella sede archeologica del Museo dell’Ara Pacis a Roma, aveva ricevuto dall’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) un’altro ambito premio professionale: l’Oscar dell’innovazione, come “Eccellenza italiana in ambito Blockchain e Innovazione Digitale”.

Questi e gli altri premi fin qui ricevuti da William Nonnis (e tutti quelli che ancora riceverà), non solo sono testimonianza di una continua e non comune crescita professionale, ma sono il plauso di una Nazione ad una sua eccellente risorsa, che ha scelto e continua a scegliere di operare nel settore Pubblico, piuttosto che, nonostante l’insistente richiesta internazionale di professionisti con le sue stesse qualità tecniche di Blockchain developer, preferire una strabiliante carriera all’estero.

Onore a questo innovatore, dai grandi sogni sociali che, con tanto e vivo impegno, studia e progetta il suo “Buon futuro per tutti”.

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