Carabinieri: a Genova Operazione antidroga. Ventidue in manette per traffico di stupefacenti dall’America Latina. Scoperti legami con la ‘ndrangheta

GENOVA. Oggi, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, supportati dai militari dell’Arma territoriale di Genova, Como e Reggio Calabria, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) e Antiterrorismo, nei confronti di 22 persone, tra cui uno di nazionalità dominicana, 2 colombiani, 7 albanesi.

Operazione antidroga dei Carabinieri a Genova

Sei degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di un’associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, Colombia e Venezuela finalizzata all’importazione dall’America Latina di ingenti quantitativi di cocaina, che veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, grazie all’illecita collaborazione di lavoratori operanti negli scali portuali cittadini, rivenduta a terzi.

Oppure, al recupero di carichi di droga destinati ad altre organizzazioni criminali, grazie alla possibilità dell’associazione di assicurare anche tali servizi, in tal caso facendosi ricompensare con una percentuale (in denaro o in cocaina), variabile, ma aggirantesi attorno al 20% del prodotto importato o con una somma equivalente, come corrispettivo per il recupero del carico presso il porto.

Chi dirigeva l’associazione, secondo quanto emerso dall’inchiesta della Procura genovese, poteva disporre di una rete di contatti con organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani.

Il pagamento dello stupefacente era effettuato attraverso un metodo di interposizione consistente nella consegna del contante a un intermediario in Italia, indicato dai fornitori.

L’uono si occupava della rimessa a questi ultimi, avvalendosi di canali extrabancari e consegnando ricevuta agli acquirenti.

Agli indagati la Procura ha contestato: 9 episodi di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, connotati dalla transnazionalità, complessivamente per circa 670 chili un valore commerciale di 25 milioni di euro; 38 episodi di detenzione e cessione di droga (per due di questi viene contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis. 1 comma del Codice Penale e in particolare la finalità di agevolare l’attività della cosca di ‘ndrangheta Bellocco); le condotte erano compiute in autonomia sia da appartenenti all’organizzazione che da soggetti legati ai membri di questa che, a loro volta, distribuivano stupefacente di varia tipologia (cocaina, hashish e marijuana) alle proprie filiere di spaccio.

E’ stata anche contestata la detenzione di due pistole a tamburo Smith & Wesson mod. 686 cal. 357 magnum con canna da 4”, una bomba a mano M75, una pistola mitragliatrice Zastava mod. M56 cal. 7,62×25 mm (Tokarev), due fucili d’assalto Zastava mod. M70 cal. 7,62×39 mm, riproduzioni dell’AK-47 (Kalašnikov), pistole semiautomatiche Beretta cal. 9, un revolver marca Smith & Wesson cal. 38SP, pistole marca Colt mod. 1911 cal. 45 ACP e Beretta mod. 70 cal. 7,65.

I reati contestati sono stati commessi in un arco temporale da settembre 2014 a dicembre 2022.

L’indaginem, viene evidenziato dalla Procura, ha beneficiato del prezioso contributo informativo di EUROPOL che ha tempestivamente veicolato le informazioni provenienti dalle indagini avviate dalle Autorità francesi su gruppi criminali che utilizzavano un sistema di comunicazione criptato EncroChat e alimentato il flusso informativo relativo ai dispositivi SkyEcc.

La sede di Europol

Ma ha beneficiato anche della preziosa collaborazione di EUROJUST che ha facilitato l’agevole e tempestiva acquisizione, tramite ordine di indagine europeo, di comunicazioni criptate sequestrate dalle Autorità francesi ed intercorse sulle piattaforme EncroChat e SkyEcc.

Su richiesta della DDA sono stati sottoposti alcuni beni riconducibili a un indagato e, in particolare, quote nominali di una società, una polizza assicurativa, due veicoli, un conto corrente ed un anello in oro bianco con diamante.

Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato materiale documentale, dispositivi informatici, armi bianche ed una pistola semiautomatica.

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