Carabinieri: a Roma eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare per vari reati

Roma. Oggi, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Comando provinciale della Capitale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 14 persone (6 carcere e 8 arresti domiciliari).

Un momento dell’operazione dei Carabinieri

Tutte sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, tentato omicidio, lesioni, tortura, sequestro
di persona, estorsione e incendio, detenzione illegale e commercio di armi da sparo.

Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite nel periodo 2018-2019 dal Nucleo Investigativo di Via in Selci, a Roma, che hanno consentito di raccogliere elementi gravemente indiziari in ordine all’esistenza di una strutturata e pericolosa organizzazione criminale, dedita al traffico di consistenti quantitativi di hashish, attiva nel quartiere La Rustica di Roma.

L’indagine trae origine dal ferimento di un uomo, avvenuto il 17 novembre 2017, attinto da più colpi d’arma da fuoco alle gambe mentre si trovava all’interno del complesso residenziale del citato quartiere.

Le meticolose indagini, coordinate dalla DDA capitolina, consentivano di risalire all’autore del fatto di sangue e di ricondurre l’evento delittuoso agli attriti che erano sorti tra quest’ultimo
e il fratello Simone per la gestione delle attività illecite; contrasti che sfociavano in ulteriori atti intimidatori, quali gambizzazioni, incendi, esplosione colpi d’arma da fuoco contro appartamenti e veicoli.

L’intervento dei Carabinieri

Nello specifico, le investigazioni, condotte mediante intercettazioni e servizi di pedinamento, consentivano di documentare:

    • Le fasi dell’imminente acquisto di 1.000 chili di stupefacente di hashish dal Marocco da trasportare prima in Spagna e poi in Italia mediante un gommone, pianificazione che non si concretizzava a causa dell’intervento della Polizia marocchina che riusciva ad intercettare il carico al largo delle coste africane
    • Il sequestro di persona a scopo estorsivo e le torture subite da un soggetto moroso per un debito di 64 mila euro riconducibile ad una partita di stupefacenti non pagata; nello specifico il gruppo malavitoso aveva portato la vittima all’interno di un appartamento rivestito con teli in plastica al fine di non lasciare tracce di sangue, legandola, spogliandola e costringendola a subire minacce di morte e gravi violenze fisiche per circa
      sei ore
    • Ulteriori condotte estorsive poste in essere nei confronti di acquirenti, questi ultimi accusati di non aver rispettato i pagamenti secondo le modalità pattuite; in particolare, nel mese di dicembre 2018, si verificava il pestaggio di un debitore che veniva costretto a consegnare due orologi di pregio, nonché a trasferire la titolarità di un veicolo di valore al fine di estinguere il debito,

Nel corso delle investigazioni svolte dai Carabinieri si è proceduto all’arresto in flagranza di reato di 7 persone per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, con il conseguente sequestro di  11,400 chili di hashish. complessivi.

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