Siracusa. La Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa, articolazione distaccata dipendente dal Nucleo Carabinieri TPC di Palermo hanno visto, malgrado la pandemia per il COVID-19, i militari impiegati in attività di controllo, prevenzione e repressione dei reati.

In aumento anche a Siracusa il recupero dei beni archeologici (foto di repertorio)
E’ stato incrementato il monitoraggio dinamico degli obiettivi culturali sensibili, in particolare musei, siti archeologici e luoghi di culto e intensificato il controllo del commercio elettronico connesso al WEB.
Osservando le dinamiche criminali, in riferimento agli eventi delittuosi rilevati, si evidenzia una sensibile diminuzione dei reati in danno del paesaggio (da 11 a 1) e di quelli di ricettazione (da 15 a 9).
Per contro, si è registrato l’incremento dei risultati operativi nei recuperi di beni antiquariali, archivistici e librari (da 19 a 195), reperti archeologici (da 310 a 2.361) e di opere d’arte contemporanea contraffatte (da 3 a 8).
In tale contesto, la Sezione ha sviluppato le proprie modalità di intervento seguendo le due fondamentali direttrici d’azione: la preventiva (rappresentata dalle molteplici e sistematiche attività ispettive) e la repressiva (attraverso le indagini di polizia giudiziaria).
L’azione di prevenzione dei reati, condotta sempre in sinergia con i reparti territoriali dell’Arma, il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania e le Soprintendenze competenti per provincia, è stata attuata mediante l’esecuzione di 215 controlli finalizzati alle verifiche per la sicurezza degli obiettivi a rischio (musei, biblioteche, aree archeologiche), nonché quelle a tutela dei vincoli paesaggistici e nei confronti dei beni culturali sottoposti ad accertamento fotografico.
Quest’ultima tipologia di controlli assume un ruolo fondamentale per contrastare la ricettazione di beni trafugati.
Infatti, i dati acquisiti nel corso delle ispezioni vengono poi incrociati con quelli presenti nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che contiene informazioni sulle opere da ricercare e sugli eventi delittuosi ad esse collegati.
Infine, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto dell’illecita commercializzazione di beni d’arte pittorica, spicca l’attività d’indagine che, lo scorso 14 luglio, ha permesso ai militari della Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa di recuperare un dipinto olio su tavola, raffigurante “La consegna degli anelli al Doge”, realizzato dal pittore veneziano Vittore Carpaccio tra il XV e il XVI sec., del valore di mercato di circa 500 mila.
Il ritrovamento della pregiata opera d’arte assume particolare significato se posto in relazione con le modalità che ne hanno permesso l’individuazione.
In particolare, gli approfondimenti d’indagine, scaturiti da un’informale segnalazione pervenuta da un antiquario che ne aveva avuto la momentanea custodia, e dai successivi riscontri fotografici, eseguiti con l’ausilio della Banca Dati dei Beni illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri TPC, permettevano di accertare che il dipinto risultava essere provento di furto, commesso mezzo secolo prima, presso un’abitazione privata di Catania.
©RIPRODUZIONE RISERVATA