Napoli. Sequestrato a Napoli, il “cimitero delle 366 fosse”. Il Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale, Nucleo di Napoli, ha eseguito il sequestro preventivo, emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, del cosiddetto “Cimitero delle 366 fosse”.
Il sequestro, allo stato a carico di ignoti, si è reso necessario dopo aver riscontrato la realizzazione di una serie di opere edilizie abusive succedetesi nel tempo e reiterate fino all’attualità, che, attraverso la costruzione di centinaia di loculi nelle cosiddette arcate perimetrali interne, hanno pregiudicato e comunque gravemente alterato l’identità del monumento storico opera dell’architetto Ferdinando Fuga. I reati ipotizzati dalla procura sono quelli di devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici.

Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale (foto di repertorio)
Questa iniziativa rientra nella più ampia opera di monitoraggio complessivo dei siti di rilievo storico, artistico e architettonico della città di Napoli, avviata dalla Procura in cooperazione con la Sovrintendenza di Napoli e con il Dipartimento di architettura della Università Federico II di Napoli, che ha condotto nel recente passato, tra gli altri, al sequestro di Villa Ebe, del Cimitero dei Colerosi, della Stazione Bayard, della Canonica di San Biagio dei Taffettanari, attività complessiva di monitoraggio tuttora in corso di svolgimento.
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