Carabinieri: Bonificate 41 discariche in 36 mesi. Grande il lavoro compiuto dalle unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma

Roma. Sono state bonificate, in 36 mesi, 41 discariche (su 81 consegnate nelle mani del Commissario di Governo per la bonifica dei siti inquinati nel 24 marzo 2017).

E per il nostro Paese si tratta anche di un risparmio economico pari a 34 milioni di euro dall’inizio della sanzione di sei anni fa (16 milioni e 400 mila euro ogni anno).

I Carabinieri sequestrano una discarica abusivaDei 41 siti bonificati, 12 sono in Abruzzo, 7 in Campania, 8 in Calabria, 6 in Sicilia, 4  nel Lazio, 2 nel Veneto 2, 1 sia in Puglia che in Toscana.

La sanzione europea iniziata, nel 2014, con 42 milioni di euro per ogni sei mesi oggi si è ridotta a 8 milioni e 600 mila euro (compresi i dossier proposti a dicembre 2019 al vaglio ancora della Commissione UE) con un risparmio economico per l’Erario e soprattutto restituendo zone più salubri alle collettività.

E’ questo il principale risultato del lavoro della Struttura di missione, voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2017 e che oggi lavora in completa sinergia con il Ministero dell’Ambiente per azzerare il debito contratto con l’Europa.

A guidare la Task Force composta tutta da Carabinieri è il Generale di Brigata Giuseppe Vadalà che attraverso le attività effettuate con la squadra creata ad hoc e messa a disposizione dall’Arma dei Carabinieri, ha periodicamente inseguito e raggiunto gli obiettivi fissati nel cronoprogramma operativo.

Il lavoro svolto negli ultimi sei mesi dall’Ufficio del Commissario è stato dettagliatamente descritto all’interno della quinta relazione semestrale nel corso di una video-conferenza voluta in sinergia con il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut insieme al comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Ciro D’Angelo e coadiuvati dal board scentifico di RemTech con Silvia Paparella e il Prof. Vito Felice Uricchio dell’Istituto di Ricerca sulle acque e territori del CNR di Bari.

Tra i relatori anche Mariano Grillo, capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e Ilde Gaudiello, dirigente coordinatrice delle procedure di infrazione in materia di rifiuti dello stesso Dicastero,

L’iniziativa è stata promossa per fare il punto della missione commissariale a sei semestri dalla nomina del marzo 2017, in modo da risolvere un problema ambientale e di ottenere un considerevole risparmio economico per il Paese.

Una discarica a cielo aperto

“Esporre questo documento alla stampa in un periodo così delicato come quello della pandemia – spiega il Generale Vadalà –  sottolinea come le cose si possono fare anche se sono irte di ostacoli, abbiamo voluto questo evento con il Ministero proprio per sottolineare che i lavori si sono rallentati, nel rispetto della salvaguardia della salute pubblica e nella piena osservanza dei decreti, ma mai si sono fermati nonostante il Covid-19″.

L’uso Web per la presentazione del dossier. ha concluso il Generale, è un mezzo “alternativo ma che può essere comunque utile per avvalorare il principio di trasparenza al quale abbiamo ispirato la nostra missione“.

Essenziale è stato l’apporto quotidiano dell’Arma e, nello specifico, del Comando Forestale Ambientale e Agroalimentare.

Non dimenticando i peculiari protocolli attivati con il Ministero dell’Interno e con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Grandi risultati si sono ottenuti anche al Decreto Clima, convertito in legge a dicembre 2019, che ha disciplinato e disposto la missione.

Sono state 1.150 le missioni svolte (suddivise tra riunioni in sede 246 e fuori sede 399, sopralluoghi operativi-investigativi 155, incontri istituzionali 192, incontri relativi a convegni, conferenze ed eventi stampa 158).

PER APPROFONDIRE: 

V relazione discariche

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