Carabinieri: controlli dei NAS per il Green Pass sulle autolinee a lunga percorrenza. Sanzioni per passeggeri e responsabili delle aziende di trasporto

Roma. La recente introduzione delle disposizioni previste dal D.L. n. 111 del 6 agosto 2021 ha previsto l’estensione del possesso obbligatorio della certificazione verde Covid-19 (cosiddetti  “Green Pass”) per l’accesso anche ai servizi di trasporto su autolinee a lunga percorrenza.

I Carabinieri del NAS

In tale contesto, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, ha svolto una intensa e coordinata strategia di controllo a livello nazionale sugli automezzi impiegati per tali finalità, al fine di accertare la corretta fruizione ed accesso degli utenti/passeggeri nonché l’obbligo da parte dei vettori di verificare il possesso del Green Pass.

Oggi, sono state controllate 92 stazioni e aree di partenza/arrivo.

Dono stati verificati 371 bus di linea e automezzi di aziende di trasporto dedicati ai collegamenti interregionali e nazionali.

Gli accertamenti hanno determinato l’individuazione, tra i circa 8 mila fruitori controllati, di 21 violazioni all’obbligo del Green Pass, contestate rispettivamente a 8 responsabili e delegati delle aziende di trasporto per la mancata verifica e nei confronti di 13 utenti risultati privi di regolare certificazione verde.

Il NAS di Parma ha deferito all’Autorità Giudiziaria un passeggero che ha esibito, per fruire del vettore stradale, un certificato intestato ad un’altra persona.

I NAS di Padova hanno, invece, deferito un altro utente per aver fornito false generalità sulla propria identità al momento della salita a bordo.

E a Latina i NAS hanno sanzionato un passeggero per aver esibito all’accesso un certificato di negatività al COVID-19 non valido, poiché relativo ad un tampone risultato effettuato antecedentemente a 3 giorni.

Complessivamente i controlli dei Carabinieri NAS, supportati dai reparti territoriali dell’Arma, hanno determinato l’irrogazione di sanzioni per complessivi 8.400 euro.

Nell’occasione, gli interventi dei NAS sono stati estesi anche alla corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione del COVID-19, contestando ulteriori 22 violazioni per la mancata attuazione delle operazioni di sanificazione dei mezzi, la mancanza di dispenser e di prodotti disinfettanti per le mani, l’omesso controllo della temperatura dei passeggeri ed il mancato uso delle mascherine.

I controlli dei NAS dedicati alla verifica dell’obbligo del green pass proseguiranno su tutti i settori interessati: ad oggi sono state contestate complessivamente 171 violazioni per un ammontare di 68.400 euro, delle quali, oltre a quelle sanzionate nella giornata odierna sui bus, 74 hanno riguardato bar e servizi di ristorazione, 47 palestre, piscine, centri benessere e 24 sale scommesse e sale giochi.

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