BOLOGNA. La Polizia di Stato e i Carabinieri di Bologna con il supporto in fase operativa del personale del ROS dei Carabinieri e della DIGOS della Questura di Bologna, del Raggruppamento Operativo Speciale di Roma e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno perquisito, su disposizione della Procura Distrettuale e della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Bologna, 18 persone di origine nord africana.

Operazione antiterrorismo della Polizia di Stato
Tutte sono dimoranti nelle province di Bologna, Brescia, Como, Fermo, Ferrara, Lecco, Macerata, Teramo, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Trento e Udine.
Le misure che si inquadrano nell’ambito degli approfondimenti investigativi scaturiti dall’attentato perpetrato a Bruxelles, lo scorso 16 ottobre, da un tunisino sono originate anche da acquisizioni provenienti dai canali di cooperazione internazionale, avviate fin da subito con la Polizia belga e gli organismi di EUROPOL.

La sede di Europol
I quali hanno consentito di fare piena luce sui contatti mantenuti in Italia dell’autore dell’attacco terroristico che era rimasto in Italia dal 2012 al 2016.

Un Carabiniere dei ROS
In particolare, i destinatari dei provvedimenti, appartenenti alla cerchia relazionale virtuale del citato cittadino tunisino, risultano usuari di profili social con contenuti tipici degli ambienti dell’estremismo di matrice confessionale
Gli sviluppi di tali accertamenti hanno già permesso di individuare altri stranieri nei cui confronti si è definito l’iter per l’allontanamento dal territorio nazionale con provvedimenti amministrativi di espulsione.
Sono in corso di valutazione le posizioni amministrative degli stranieri oggetto di perquisizione volte a verificare la regolarità della loro permanenza sul territorio nazionale.
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