Napoli. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli continuano la loro battaglia contro la violenza sulle donne.

Aumentano le denunce per le violenze di genere
Nelle ultime due settimane 6 persone sono state arrestate in flagranza di reato. Mentre 7 sono state quelle denunciate in stato di libertà.
Sono state presentate 19 querele. Un segnale questo che evidenzia una rinnovata fiducia nelle Forze dell’Ordine.
Il fenomeno è sempre più preoccupante. Per questo il Comando Provinciale investe enorme impegno, collaborando attivamente con i Servizi sociali e i Centri antiviolenza diffusi su tutto il territorio partenopeo.

Lo smartwatch per la protezione delle vittime di violenza di genere
E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale un 48enne di Grumo Nevano, sorpreso dai militari della Stazione locale mentre insultava e minacciava di morte la madre convivente di 83 anni.

Carabinieri impegnati contro la violenza di genere
Pretendeva denaro per acquistare alcolici, in nodo da assecondare la sua dipendenza. Poco prima l’aveva anche colpita e non era la prima volta.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri, le violenze andavano avanti da circa 6 mesi e dietro ogni aggressione c’era sempre una richiesta di denaro.
La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore e ritenuta guaribile in 7 giorni.
Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.
E’ del Parco Verde, invece, un 36enne di Caivano arrestato dai Carabinieri della locale Tenenza per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona.
Benché sottoposto agli arresti domiciliari, l’uomo aveva raggiunto l’abitazione della madre e stringendole le mani al collo l’aveva minacciata e insultata. Chiudendola poi in casa, in modo da impedirle di uscire.
L’anziana, una 72enne, approfittando di un attimo di distrazione del figlio è fuggita nell’abitazione della vicina e ha allertato il 112.
L’uomo è così finito in manette ed è ora in carcere. La donna è stata trasportata all’ospedale di Frattamaggiore e ritenuta guaribile in 15 giorni.
Ancora Caivano è stato teatro di un arresto per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violazione di domicilio, minaccia e porto di armi da taglio.
A finire nei guai un 52enne del posto già noto alle Forze dell’Ordine.

Una campagna di sensibilizzazione dei Carabinieri contro la violenza sulle donne
Aveva aggredito la moglie che da qualche giorno aveva trovato rifugio nell’appartamento della sorella.
Le aveva puntato al volto un paio di forbici e solo l’intervento del nipote aveva evitato il peggio.
Il 52enne ha poi lasciato l’abitazione dando alla donna il tempo di chiedere aiuto.
Quando i militari sono arrivati nel cortile condominiale hanno sorpreso l’uomo che stava tornando nell’abitazione della cognata, questa volta con un coltello tra le mani.
Inutile il tentativo di disfarsi dell’arma, l’uomo è stato bloccato, arrestato e tradotto al carcere di Poggioreale.
La donna ha così raccontato 10 anni di vessazioni, mai denunciate.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Marano hanno arrestato un 46enne di Mugnano per maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Aveva picchiato la compagna convivente per motivi e poi un condomino intervenuto per difendere la donna.
Bloccato dopo una breve colluttazione, è stato tradotto al carcere di Poggioreale.
La donna è stata trasportata in ospedale dove le hanno diagnosticato una frattura della costola e prescritto 21 giorni di riposo.
Non era stata mai fatta alcuna denuncia, nonostante le violenze andassero avanti da tempo.
Atti persecutori e resistenza a Pubblico Ufficiale i reati dei quali dovrà rispondere un 37enne di Cercola già noto alle Forze dell’Ordine.
I Carabinieri della stazione di San Giorgio a Cremano, allertati dal 112, hanno raggiunto l’abitazione della madre dell’arrestato e scoperto che questi avesse messo a soqquadro l’intero appartamento.
Poco chiare le motivazioni del suo gesto, non il primo, secondo quanto poi denunciato dall’anziana.
Carcere anche per il 37enne che ha reagito all’arresto colpendo uno dei militari intervenuti.
E’ di Sant’Anastasia il 35enne arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Cercola per maltrattamenti in famiglia.
L’ex compagna doveva presentarsi in Procura per essere sentita da un magistrato in merito alle violenze di cui era vittima da tempo e per le quali aveva presentato querela ai Carabinieri.
Nel suo racconto la vittima aveva detto che il 35enne l’aveva costretta a raggiungere il Pronto Soccorso per dei violenti colpi alla testa: 15 i giorni di prognosi.
Ebbene, il caso ha voluto che mentre i militari fossero in casa per comunicarle la cosa si presentasse proprio il suo aguzzino. Ha iniziato ad insultarla e minacciarla e, anche se in presenza dei Carabinieri, tentando anche di aggredirla.
Finito in manette, l’uomo è stato tradotto al carcere di Poggioreale.

Sei le persone arrestate per violenza di genere
Diverse le persone denunciate in stato di libertà.
Un 47enne di Afragola è stato deferito dai Carabinieri della locale Stazione per atti persecutori.
Ha seguito in strada l’ex moglie, insultandola e minacciandola. Lo stesso giorno le aveva telefonato centinaia di volte, continuando con le offese.
Dovrà, invece, rispondere di maltrattamenti un 33enne di Ercolano, denunciato dai Carabinieri della Tenenza locale.
Durante una lite, ha colpito con diversi pugni la schiena della moglie.
Sempre ad Ercolano sono stati denunciati altri 3 mariti violenti, responsabili di lesioni e maltrattamenti in famiglia.
Due a Pomigliano d’Arco sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per gli stessi reati.
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