Catania. Operazione, oggi, dei Carabinieri del Comando provinciale di Catania.

Operazione antidroga dei Carabinieri a Catania
Su delega della Procura Distrettuale etnea, i militari supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, Nucleo Elicotteri e Nucleo Cinofili) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).
Interessati dall’intervento della magistratura 22 persone. Tutte sono indagate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I tempi di intervento sono stati particolarmente brevi in attuazione di un consolidato protocollo di indagini seguito dalla Direzione Distrettuale Antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania e che ha consentito di eseguire l’ordinanza cautelare nei confronti dei 22 indagati solo dopo pochi mesi rispetto alla condotta contestata (l’informativa finale è stata depositata a fine maggio 2020 mentre la richiesta di misura cautelare è stata depositata nel giugno 2020).
Dieci degli odierni indagati sono risultati percettori del “reddito di cittadinanza” e pertanto verranno segnalati all’autorità competente per valutare la sospensione del beneficio.
L’indagine, denominata “Concordia” (dall’omonima via cittadina dove si sono principalmente concentrate le indagini, coordinata dalla DDA e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che gestiva una fiorente “piazza di spaccio” radicata nello storico quartiere catanese di San Cristoforo, nonché di sgominare un secondo gruppo criminale specializzato, invece, nella vendita di stupefacente del tipo cocaina e crack (cocaina in cristalli) “a domicilio” e “su ordinazione” che riforniva, in particolare, gli ambienti della movida catanese.
La “piazza di spaccio”, con sede nell’intersezione fra Via Concordia e Via Cordai, monitorata dagli investigatori nel corso dell’indagine, protrattasi da novembre 2019 a marzo 2020, attraverso un sistema di videoripresa.
Era molto fiorente la gestione del traffico di stupefacenti, principalmente cocaina che garantiva centinaia di cessioni giornaliere per un introito medio stimato intorno ai 10 mila euro al giorno.
Le cessioni avvenivano in tempi brevissimi, grazie ad un collaudato sistema di ordinazione telefonica e consegna che prevedeva la possibilità di ricevere lo stupefacente sia direttamente a casa oppure in qualsiasi altro luogo d’incontro della città.
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