Napoli. Nelle prime ore della mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 16 persone per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacenti, intestazione fittizia di beni ed altro, in quanto ritenuti appartenenti al clan Polverino, da oltre un trentennio operante nella zona di Marano di Napoli, Quarto e comuni limitrofi.
L’operazione si inquadra in una più ampia strategia di contrasto posta in essere dalla Procura della Repubblica di Napoli e dal Comando Provinciale dei Carabinieri che ha portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare, il 2 maggio 2011, nei confronti di 57 persone ed all’arresto, il 4 giugno 2013, di altri 69 affiliati.
I relativi dibattimenti instaurati si sono conclusi con pesantissime condanne, divenute ormai definitive, comminate a capi e gregari del clan Polverino. Ulteriori provvedimenti cautelari notificati medio tempore ai vertici dello stesso clan, per omicidi hanno determinato la condanna all’ergastolo dell’indiscusso capo clan Giuseppe Polverino.
Il provvedimento cautelare di oggi stato notificato alla “frangia” rimasta fedele a Giuseppe Polverino che, dopo la decimazione del clan, si è trovata in contrapposizione armata contro il clan Orlando.
Le indagini, svolte dal 2014 al 2017, hanno consentito di raccogliere – a carico degli odierni arrestati – indizi di reità in ordine alla loro partecipazione alle dinamiche criminali nell’area maranese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA