SAN SEVERINO MARCHE (MACERATA) Oggi, nel Museo MARec (Museo dell’Arte recuperata) di San Severino Marche (Macerata), sono stati riconsegnati dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna, Tenente Colonnello Giuseppe De Gori, a Monsignor Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino e San Severino Marche due dipinti olio su tela applicata su tavola raffiguranti due Misteri del Rosario, la Visitazione della Madonna a Sant’Elisabetta e la Salita di Cristo al Calvario.

La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, del Comandante provinciale Carabinieri di Macerata, Colonnello Nicola Candido, della Direttrice dei Musei e dei Depositi dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, Barbara Mastrocola e di Matteo Mazzalupi, Storico dell’Arte.
Entrambi i dipinti su tavola, rispettivamente della misura di 22,6 x 22 centimentri raffigurante la “Visitazione della Madonna” e di 22 x 24,2 centimetri raffigurante la “Salita al Calvario”, furono rubati nel 1982 nella chiesa parrocchiale di San Paolo di Fiastra, insieme ad altri coi quali costituivano un ciclo completo dei quindici Misteri del Rosario, e sono stati individuati dal Nucleo TPC di Bologna nel mese di novembre 2023.

L’accurata attività di indagine è stata sviluppata dai Carabinieri TPC dopo aver accertato, nel corso della regolare attività di controllo e monitoraggio dei beni venduti sulle piattaforme e-commerce in Italia, la commercializzazione delle due opere presso una casa d’aste bolognese.
Difatti, le immagini dei due dipinti asportati erano state inserite all’epoca del furto nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, e, proprio dai preliminari accertamenti condotti, i Carabinieri, dopo aver rilevato che le foto dei beni posti in vendita da una casa d’aste erano identiche a quelle delle opere trafugate nell’anno 1982 dall’interno della chiesa di San Paolo di Fiastra (luogo di culto attualmente inagibile a seguito degli eventi sismici che colpirono l’Italia centrale nel 2016), ne disponevano l’immediato sequestro, impedendo così la loro ulteriore commercializzazione.

La chiesa si erge all’interno della cerchia muraria del castello di Fiastra. Il nucleo originario è romanico, ma l’edificio ha subìto molte ricostruzioni e modifiche in seguito ai disastrosi terremoti del 1799 e del 1833.
Da essa proviene una celebre tela del genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, uno dei massimi esponenti del Barocco, raffigurante la Conversione di San Paolo.
Per l’esito positivo della vicenda, sono risultati importanti i successivi accertamenti condotti dai Carabinieri TPC con la fondamentale collaborazione della Direttrice dei Musei e dei Depositi dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche che, attraverso la consultazione degli Archivi del clero è riuscita a individuare una serie di documenti che confermano l’inventariazione delle due opere come appartenenti alla Chiesa di San Paolo di Fiastra.
Le tavolette recuperate sono due delle 15, raffiguranti i Misteri del Rosario, che incorniciavano a forma di U rovesciata una statua lignea policroma della Madonna col Bambino risalente agli inizi del XVI secolo.
A conclusione delle attività condotte dai Carabinieri dell’Arte, che vedono una persona indagata per ricettazione di beni culturali, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha così disposto il dissequestro delle preziose tavolette, consentendo all’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche di poterle finalmente restituire alla collettività dopo un’attesa di oltre 40 anni e di esporle poi all’ammirazione dei fedeli nella chiesa di San Paolo di Fiastra, a completamento dei lavori di restauro.
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