Caserta. Le auto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Caserta controllano il territorio.
È una normale serata di autunno.
La celebre movida casertana di cui si è tanto parlato nei mesi scorsi, in questo periodo è alquanto scarsa.
Ma lo spaccio di droga non manca. Anzi, si può dire che è un mercato sempre fiorente sia per la domanda che per l’offerta.
Sigarette di hashish nascoste in un pacchetto di “bionde” (foto dell’autoreCon le pattuglie della Sezione Radiomobile, a presidiare il capoluogo ci sono anche i militari della Stazione Carabinieri di Caserta e della Compagnia Intervento Operativo del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” con i loro assetti pronti a dare un validissimo ausilio ai colleghi.
All’indomani dell’omicidio di Giovanni Leone, 19 anni di San Marco Evangelista (Caserta) considerato una promessa dello sport, nei weekend sono stati predisposti sevizi coordinati con Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.
In un giardinetto appena fuori dal centro cittadino, lungo lo storico viale che conduce alla Reggia di Caserta, nel corso di un controllo capillare ad un gruppo di cittadini stranieri ecco spuntare, nascoste in un normale pacchetto di “bionde”, stecche di hashish, oltre a qualche centinaio di euro, profitto dello spaccio.
Un carabiniere conta i soldi frutto dello spaccio (foto dell’autore)Sul mercato dello spaccio un grammo di hashish, a Caserta, viaggia sui 10 euro.
Per lo spacciatore, un giovane del Gambia, sono scattate le manette e il processo per direttissima.
I controlli dei Carabinieri sono poi stati estesi anche presso i giardini antistanti la celeberrima Reggia ove due ragazzi, alla vista dei militari dell’Arma, hanno gettato a terra una “canna”.
Un altro dei militari impiegato nel dispositivo, in borghese, ha assistito alla scena e ha chiesto loro perché lo avessero fatto.
La risposta è stata: “Ci sono le guardie”.
A quel punto il carabiniere si è qualificato e i due giovani sono stati identificati e segnalati alla Prefettura.
La detenzione a qualsiasi titolo di sostanze illecite stupefacenti è regolamentata dal D.P.R. 309/90, “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza” come modificato, in ultimo, dalla legge numero 79 del 2014.
La detenzione per uso esclusivamente personale di sostanze stupefacenti comporta la segnalazione al Prefetto della provincia del luogo di residenza del trasgressore e l’attivazione di un procedimento amministrativo sanzionatorio previsto dall’art. 75 del citato D.P.R. e successive modificazioni.
A seguito di queste segnalazioni, per gli assuntori di droghe scattano tutta una serie di impedimenti che rendono difficile la loro vita professionale e nei rapporti con lo Stato.
I CONTROLLI DEI LOCALI
I Carabinieri controllano anche i locali per fare rispettare l’ordinanza del Sindaco che dispone la chiusura degli esercizi all’una di notte, pena forti sanzioni pecuniarie.
Il personale del locale ha circa 30 minuti per la pulizia del locale e gli avventori che si attardano ancora davanti vengono invitati ad allontanarsi rapidamente.
Dall’una fino alla riapertura dei bari al mattino seguente sulla città regna il silenzio.
I Carabinieri continuano il loro pattugliamento tra un posto di controllo, una risposta alla Centrale Operativa ed una “visita” a chi è ristretto agli arresti domiciliari.
Il Capitano Pietro Tribuzio, Comandante della Compagnia Carabinieri di Caserta, ci introduce sull’operatività degli equipaggi che compongono il Nucleo Operativo e Radiomobile.
Il Reparto ha la competenza su una giurisdizione che comprende nove Comuni, tra cui il capoluogo.
Solo su di esso vige un Piano di Controllo Coordinato del Territorio che prevede la divisione della città di Caserta in due settori su cui operano, alternativamente, il Reparto Volanti della Polizia di Stato e appunto il Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Arma per gli aspetti che riguardano il primo intervento.
Per i servizi preventivi, nei rispettivi Comuni di competenza, operano altresì gli equipaggi delle Stazioni Carabinieri supportate, se necessario, dalle autoradio della Compagnia.
Per quanto riguarda i reati, a Caserta si registra un maggiore indice di delittuosità nelle ore serali e soprattutto durante il fine settimana, a causa del notevole afflusso di persone, per lo più giovani (fascia 16-20 anni), provenienti dai Comuni vicini per la cosiddetta “movida” ed è per questo che permane costantemente alta l’attenzione e l’impegno da parte dell’Arma dei Carabinieri al fine di garantire una maggiore percezione della sicurezza nonché di presenza sul territorio.
LA MOVIDA DI CASERTA
Caserta dal venerdì sera e per tutto il fine settimana si trasforma. Dopo le prime riaperture dei locali post lockdown si sono registrati episodi di delinquenza e risse tra ragazzini che si contendono, per motivi futili, il “territorio”. I Carabinieri hanno dovuto operare nelle strade strette del centro cittadino dove insistono la maggior parte dei predetti locali.
L’indice di delittuosità nei Comuni sotto la giurisdizione della Compagnia non è molto elevato, grazie alla continua, incessante opera di prevenzione messa in campo dai Carabinieri.
I reati maggiormente diffusi sono quelli “predatori” nonché in materia di stupefacenti. Proprio sul tema dello spaccio di droga, la criminalità organizzata continua ad essere presente nella sua gestione, tuttavia, nel corso delle indagini non è stata documentata l’operatività di “piazze di spaccio” nel centro cittadino.
Tutto avviene per lo più in periferia. Anche per tale problematica i militari dell’Arma continuano a svolgere servizi preventivi con equipaggi delle Stazioni, della Sezione Radiomobile e con personale in borghese proprio per prevenire e reprimere il fenomeno.
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