Carabinieri: viaggio a Perrero (Torino) dove la locale Stazione dell’Arma vigila su realtà industriali e turistiche della Val Germanasca

PERRERO (TORINO) – dal nostro inviato. Arriviamo in questa piccola Stazione dell’Arma dei Carabinieri di Perrero (Torino).

Una realtà dove vive qualche centinaio di persone.

La sede della Stazione Carabinieri di Perrero (Torino) – Foto dell’Autore

 

UN PO’ DI STORIA

Il Comune, il cui capoluogo è situato al centro della Val Germanasca e lungo l’asse della Provinciale, deve il suo nome al temine dialettale prie, che indica un luogo derivato da una pietraia.

Altri,  invece ritengono che Perrero derivi dal termine piemontese pré per indicare che Perrero è lo stomaco della valle, ossia ne inghiotte tutte le risorse. Anticamente la cittadina era in effetti un borgo importante.

Era un crocevia commerciale, sede della Pretura ed anche sede amministrativa di ben 11 Comuni, che dal 1928 sono stati in parte unificati (Bovile, Chiabrano, Maniglia, Riclaretto, Faetto, S. Martino e Traverse.

Nel Medioevo la zona era difesa da alcune fortificazioni o castelli, dimora di signorotti locali, e fu anche teatro di sanguinose lotte durante le guerre di religione.

Per una breve parentesi, dal 1704 al 1708, fu inoltre la capitale della Serenissima Repubblica della Val San Martino, con Pomaretto, Inverso Pinasca e Chianaviere, detta anche “Repubblica del sale” una zona franca sotto la tutela del Re di Francia, che ambiva ad avere un avamposto in terra protestante, durante questo breve spazio Luigi XIV la sostenne per opportunità politica e, con l’occupazione napoleonica, ritornò ad essere il più importante centro amministrativo della valle, e tale sostanzialmente è rimasto.

Il capoluogo, alle falde di un severo sperone roccioso è la sede del Municipio, dell’unica Scuola media della Valle, della chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena e del Tempio Valdese.

Importante e paesaggisticamente suggestivo il vallone di Maniglia che, accanto alle bellezze naturali, conserva cospicue tracce del lavoro estrattivo, un tempo assai rilevante per l’economia della valle.

A S. Martino, accanto al vecchio cimitero, troviamo i ruderi della più antica chiesa della valle, risalente all’XI secolo.

A Traverse esiste ancora la casa natale di Lidia Poët, la prima donna avvocato italiana.

Le industrie estrattive della Luzenac Val Chisone, assorbono buona parte della mano d’opera locale, mentre buone risorse derivano dalla villeggiatura estiva.

Il tempio di Perrero si trovava nella borgata Serre e ha resistito fino al 1838, quando è andato in rovina.

La coraggiosa decisione del Concistoro fu quella di costruire un nuovo tempio nella borgata Baissa, più soleggiata, e più centrale rispetto agli altri comuni che, oltre a Maniglia, costituivano la comunità.

Il nuovo tempio fu inaugurato nel 1841.

Alla metà del secolo andava aumentando la popolazione del centro di Perrero, anche per la parte valdese.

Quindi si sentì ben presto l’esigenza di un nuovo locale di culto.

Inizialmente furono fatte celebrazioni in una casa privata, ma finalmente fu possibile costruire un nuovo tempio, inaugurato nel 1866.

Anche la residenza del Pastore fu trasferita, non senza qualche dispiacere, nel nuovo centro.

La comunità si estese su alcune frazioni di Faetto e San Martino che in precedenza facevano parte di Villasecca.

PERRERO OGGI

Con il Maresciallo Maggiore Antonino Muccio, Comandante della Stazione dell’Arma, che dipende dalla Compagnia Carabinieri di Pinerolo, percorriamo le strade sulle quali i militari operano.

Strade che d’inverno sono frequentate dai locali ma che invece d’estate per le splendide montagne piemontesi richiamano moltissimi turisti (anche se sempre di inverno il turismo degli appassionati della neve movimenta l’economia).

La Stazione dei Carabinieri di Perrero ha la giurisdizione su 4 Comuni: Perrero, Pravi (realtà turistica a 1600 metri di altitudine e molto apprezzata per la neve) Massello, Salza di Pinerolo.

Si tratta di zone di “seconde case”, dove d’estate si assiste anche a un forte turismo di camperisti.

Una caratteristica della zona è la presenza della miniera di talco, nella quale lavorano moltissime persone (altre sono occupate alla SKF).

La minera di talco in attività (Foto dell’autore)

L’Imerys Talc Italy, questo è il nome dell’azienda estrattiva, fondata nel 1907, fa parte del Gruppo multinazionale Imerys, leader nell’industria dei minerali industriali.

Questa estrazione e lavorazione del talco è il prosieguo di una tradizione secolare che ha visto il minerale diventare

un’importante realtà economica per il territorio.

Il talco viene estratto nella miniera in sotterraneo di Rodoretto, situata nel comune di Prali in Val Germanasca, 60 chilometri a Sud Ovest di Torino.

Il 60% della produzione è destinato all’esportazione.

I principali mercati di utilizzo sono: cosmetica, farmaceutica, materie plastiche, vernici, alimentazione umana, agricoltura e gomma.

La SKF (Svenska Kullagerfabriken – fabbrica svedese di cuscinetti).è, invece, uni azienda svedese fondata anch’essa nel 1097 ed opera nel settore dei cuscinetti volventi, nelle tenute, nella meccatronica e nei sistemi di lubrificazione. “Svenska Kullagerfabriken” (“fabbrica svedese di cuscinetti”).

La sede dello stabilimento a Villar Perosa (Torino)

 è determinata sia da fattori sentimentali (Giovanni Agnelli senior era nato lì), sia da fattori economici:

Villar Perosa è, infatti, un piccolo paese all’inizio della Val Chisone, servito da una buona rete stradale e ferroviaria e una posizione che ha permesso la creazione di centrali idroelettriche adatte a sostenere un’attività industriale di quella portata.

Lo stabilimento si estende su un’area iniziale di 6.250 metri quadrati ed ha 180 dipendenti.

Contestualmente, viene costruito il Municipio di Villar Perosa e le case operaie.

La comunità cresce insieme alla fabbrica, che presto raggiunge una produzione annua di 20 mila cuscinetti.

Il Gruppo SKF è oggi uno dei maggiori fornitori a livello mondiale di prodotti, soluzioni e servizi nel proprio settore, possedendo circa 110 stabilimenti produttivi nel mondo ed essendo presente con proprie società di vendita in 70 Paesi.

LE INDAGINI DELL’ARMA

Tra i reati maggiormente denunciati alla Stazione di Perrero dell’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe on line (tra cui quelle alle Compagnie assicurative o quelle cosiddette “amorose”) e le truffe in generale, i furti, maltrattamenti familiari.

I Carabinieri impegnati in controlli in montagna (Foto dell’Autore)

 

Nel 2022 viene fatta una querela da parte di un privato per truffa on line relativo a un contratto assicurativo dell’auto.

Gli accertamenti si concludono con la denuncia a piede libero di 7 persone (2 italiani e 5 stranieri) per associazione a delinquere, riciclaggio e truffa.

Gli autori, fu scoperto, erano residenti in Campania. Il Comandante interregionale dell’epoca espresse apprezzamenti per la brillante attività.

Il Maresciallo Muccio come alcuni dei militari in servizio alla Stazione di Perrero (Foto dell’autore)

“I Carabinieri – spiega a Report Difesa il Maresciallo Muccio – fanno numerosi incontri con la cittadinanza presso i luoghi di culto della Chiesa cattolica e quella valdese (molto forte in queste Valli Ndr). La gente è molto partecipe”.

In una brochure i militari consigliano di non aprire la porta a sconosciuti, di non mandare i bambini ad aprire, di controllare dallo spioncino o guardare dalla finestra, non dare i soldi a sconosciuti che si qualificano come funzionari di Enti pubblici o privati, come ad esempio INPS, INAIL, ASL.

Attenzione, infine, ad acquistare prodotti nel caso dei “porta a porta”, dove, consigliano i Carabinieri nel caso in cui si voglia acquistare il prodotto non pagarlo mai in contatti ma farsi dare un IBAN o altri riferimenti contabili della società venditrice.

L’ARMA SUL TERRITORIO

I Carabinieri di Perrero hanno anche militari sciatori abilitati al soccorso sulle vicine piste di Pravi.

Il servizio inizia prima dell’apertura delle piste così che si possano verificare che tutto sia in sicurezza, prima di aprirle.

Molto stringenti i controlli die Carabinieri sulle piste da sci (Foto dell’Autore)

 

L’apertura che avviene alle 9 del mattino.

Nel momento che arrivano gli sciatori, i Carabinieri devono vigilare e nel caso soccorrere gli infortunati (un’attività questa che richiede al personale impiegato anche una particolare specializzazione) che si ottiene dopo corsi presso il Centro Alpino dei Carabinieri a Moena (Trento).

In particolare, i militari controllano che sciatori e snowbordisti rispettino le regole, stabilite sia a livello nazionale che regionale.

Chi non rispetta queste regole viene prima controllato in Banca dati (come avviene per chi viene fermato a un posto di controllo) presso la locale Stazione di Perrero. Nel caso viene elevata una contravvenzione.

Si tratta, dunque, di interventi a carattere amministrativo.

In caso di incidenti che provocano lesioni alla vittima si passa al penale.

Non dimentichiamo che c’è da considerare l’aspetto assicurativo.

Una legge regionale piemontese prevede l’obbligo di pagare un’assicurazione.

Lo sciatore acquista un titolo di viaggio con lo skipass e gli viene chiesto anche se vuole fare un’assicurazione a un prezzo bassissimo (2,50 euro per la giornata).

I Carabinieri controllano anche questo aspetto assicurativo

Fanno un controllo sulle piste, identificano le persone, chiedono il titolo di viaggio e l’assicurazione. Nel caso mancasse viene elevata una multa regionale di 86 euro.

Tra le persone soccorse ci sono gli infartuati, per i quali viene attivato un servizio di elisoccorso.

Tra le attività di controllo del territorio ci sono i posti di controllo lungo le strade di competenza della Stazione.

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