CaSTA 2019, il 2° Reggimento Alpini di Cuneo si aggiudica il trofeo “Buffa”. Sulla neve dimostrata la grande capacità professionale di 2 mila militari

San Candido (Bolzano).  La 71^ Edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine (CaSTA) si può riassumere in questi numeri: 2x3x25. Duemila militari si sono confrontati nel loro scenario naturale: la neve.

Un atto tattico

 

Numeri che raccontano l’impegno e lo sforzo di 22 plotoni che per tre giorni con 25 chili del loro equipaggiamento si sono contesi il trofeo “Buffa” che sancisce, sin dal 1931 il Reparto Alpino più preparato.

Per sette giorni la Val Pusteria ed il Cadore sono stati teatro di attività militari che sono spaziate dall’addestramento montano alla tecnica alpinistica andando a verificare anche le capacità tecnico – tattiche e quelle ad operare in sinergia in situazioni emergenziali.

Dopo sette giorni di competizioni e di attività a San Candido (Bolzano), davanti a centinaia di spettatori, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo D’Armata, Salvatore Farina ha chiuso la manifestazione.

La gara dei plotoni

Il Generale ha sottolineato il valore per ogni singolo militare. “Mi rivolgo a tutti ma in particolare ai più giovani – ha detto -. A voi che per la prima volta vi siete confrontati con questa splendida realtà dei CaSTA: guardatevi attorno. Vi renderete conto di appartenere alla grande famiglia dell’Esercito. Uomini e donne che, come voi, si preparano con assoluta dedizione, ogni singolo giorno, per affrontare le sfide al meglio delle proprie possibilità”.

Il capo di SME, Generale Farina consegna il trofeo Buffa al comandante del 2° Reggimento Alpini, Colonnello Orsini

Tante sono state le sfide che si sono svolte in una settimana di intense attività: sfide tecniche come le pattuglie, il biathlon e lo sci-alpinismo. Senza tralasciare il fondo e lo slalom gigante, ma accanto a questa dimensione tecnica i Campionati sono una verifica dell’addestramento degli Alpini. Una verifica che passa dalla gara dei plotoni, una massacrante competizione che testa la preparazione tecnica, fisica, ma soprattutto psicologica del personale.

Ad aggiudicarsi il titolo, il 2° Reggimento Alpini di Cuneo, ma a vincere sono stati tutti i 400 militari che, con caparbietà, hanno portato a termine una gara durissima. Una competizione che, quest’anno, è stata resa ancor più dura visto il riposo nelle tre giornate in tenda in un accampamento a oltre 1.000 metri di quota, tra le montagne innevate della Pusteria.

L’esultanza dei vincitori

Sono “soldati al quadrato”, gli Alpini, secondo il loro comandante, Generale di Corpo D’Armata, Claudio Berto. Sono militari in grado di resistere in condizioni estreme.

Ma non sono state solo le gare le protagoniste di questa settimana, che ha visto, assieme agli Alpini tanti assetti dell’Esercito, operare sul campo assieme alla Croce Rossa Militare, alle volontarie della Croce Rossa ed alle squadre di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini.

Sono state diverse le esercitazioni: una tecnico-tattica, che ha proposto quanto di meglio l’Esercito sia in grado di esprimere in ambiente innevato e quella di soccorso che ha testato la capacità di lavorare assieme tra i tanti soggetti che concorrono al soccorso in montagna, sia esso il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ), il Bergrettung, i Vigili del Fuoco o gli assetti dei vari Corpi dello Stato.

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