Bogotà. Le elezioni politiche di ieri in Colombia hanno visto la piena sconfitta della sinistra a vantaggio della destra. Il tutto in vista delle Presidenziali del prossimo maggio.
La Gran Consulta por Colombia (ovvero la destra) che ha visto in campo Iván Duque, Marta Lucía Ramírez ed Alejandro Ordóñez, sotto la supervisione dell’ex Presidente Álvaro Uribe, ha ottenuto 6.117.705 voti contro l’altro schieramento (Inclusión Social para la Paz, ovvero la sinistra) che aveva un Gustavo Petro il suo leader. E che avuto 3.520.583 voti.
Di fronte due modi molto differenti di concepire la politica in un Paese che vede negli Stati Uniti un prezioso alleato sia per quanto riguarda gli aspetti economici che della difesa e della sicurezza.
Nel corso della campagna elettorale il dibattito ha superato la discussione politica sfociando nell’ideologismo.
Duque viene considerato l’erede di Uribe. E nel corso della campagna elettorale ha difeso il libero mercato, le libertà, la sicurezza. Di contro Gustavo Petro che ha ribadito la necessità di cambiare l’attuale modello economico pensando anche di imporre una tassa ai proprietari terrieri e di dare le terre ai poveri.
Nel dibattito pre elettorale si è ampiamente discusso del rapporto con il vicino Venezuela (il Paese andrà alle urne per le presidenziali il 20 maggio). La destra ha accusato la sinistra di volere proporre idee socialiste che sono fallite in quello Stato. Uribe e i suoi hanno accusato Petro di volere trasformare la Colombia in un nuovo Venezuela.
Insomma, l’uribismo ha stravinto e questo mette in crisi anche l’attuale Governo guidato dal Presidente Juan Manuel Santos. In caso di vittoria alle presidenziali di maggio l’accordo di pace con le FARC sarà sicuramente modificato (colombia. accordo di pace governo-farc)
Le ex Forze armate rivoluzionarie della Colombia si sono presentate alle elezioni ricevendo solo poco più di 85 mila preferenze.
Nella destra colombiana in vista delle presidenziali si cerca ora di ricomporre il puzzle politico. Ed a Marta Lucía Ramírez, se Duque dovesse diventare capo dello Stato, andrà la vice presidenza. Già il candidato uribista ha dichiarato che “la sua esperienza e disciplina saranno molto utili per conquistare l’affetto della Colombia. Avremo così per la prima volta una donna alla vice presidenza”.
Già la Ramirez nel 2014 tentò la scalata alla presidenza della Repubblica ottenendo circa 2 milioni di voti. Si dichiara indipendente però ha avuto nell’ex Presidente Andrés Pastrana, uno dei suoi principali sostenitori, con il cui Governo ha ricoperto il ruolo di ministro del Commercio estero.
Oggi la Ramirez si avvicinata molto alla figura di un altro ex Presidente, Álvaro Uribe. Con lui è stata ministro della Difesa. Ed oggi è pronta a sostenere Ivan Duque.
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