Roma. Papa Francesco è partito questa mattina per la Colombia, dove resterà fino a domenica. L’artivo è previsto alle 16.30 ora locale (le 23.30 ora italiana).

La Colombia attende Il Papa
Si tratta del ventesimo viaggio all’estero del suo pontificato, il quinto in America Latina. Bergoglio è il terzo Papa a recarsi nel Paese sudamericano dopo Paolo VI nel 1968 e Giovanni Paolo II nel 1986.
Il primo giorno del programma sarà quasi interamente occupato dal lungo volo di andata. Bergoglio atterrerà nell’area militare dell’aeroporto di Bogotà. Allo scalo della capitale colombiana è previsto l’unico momento istituzionale della giornata: una semplice cerimonia di benvenuto, senza discorsi ufficiali, in cui Francesco sarà accolto dal Presidente della Repubblica Juan Manuel Santos Calderon, Premio Nobel per la Pace nel 2016, autore dell’accordo con l’ex guerriglia delle FARC.
Di seguito l’intervista del Presidente Santos rilasciata al quotidiano colombiano El Tiempo.
Un anno fa il Governo di Santos ha raggiunto la storica “riconciliazione” nazionale, grazie all’accordo con i guerriglieri delle FARC, dopo 50 anni di violenze: almeno 260 mila morti, più di 60 mila dispersi e oltre 7 milioni di sfollati e rifugiati.
Il Presidente Juan Manuel Santos, attualmente è al secondo mandato (7 agosto 2014 – 6 agosto 2018) e guida un Governo sostenuto da un’ampia coalizione che comprende quasi tutti i principali partiti del Paese (Partito della U, Partito Conservatore, Partito Liberale, Partito “Cambio Radical”).

Il Presidente colombiano, Juan Manuel Santos
L’opposizione è rappresentata dal Centro Democratico dell’ex Presidente Álvaro Uribe Vélez. Le ultime consultazioni elettorali (elezioni politiche nel 2014 e referendum del 2 ottobre 2016), si sono svolte senza particolari inconvenienti o contestazioni.
Il Paese rappresenta una delle democrazie più solide dell’America Latina, con forti istituzioni statali e dotato di un sistema giurisdizionale articolato (seppur non esente da critiche).
Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, la corruzione resta – secondo le valutazioni di organismi internazionali quali il Transparency International – piuttosto elevata, malgrado un indubbio impegno per contrastarla da parte delle autorità locali.
La presenza istituzionale del Paese è buona nei principali centri urbani, tuttavia ancora affetti da elevati indici di criminalità.
Dopo un periodo di forte tensione con il Venezuela e l’Ecuador, il Paese ha ristabilito buone relazioni con tutti i quelli dell’area Andina.
Gli Stati Uniti sono sempre l’alleato di maggior peso, tanto politicamente quanto economico-commerciale. Nel 2012 gli USA si sono saldamente attestati al primo posto fra i “clienti” dei prodotti colombiani, per un ammontare di 21,9 miliardi di dollari Usa (36,4% del totale delle esportazioni colombiane). Molte sono anche le aspettative da parte colombiana in relazione all’Accordo di libero scambio USA-Colombia entrato in vigore il 15 maggio 2012.
Sono ottime anche le relazioni con l’Unione Europea che rappresenta la seconda area di esportazione per i prodotti colombiani con 9 miliardi di dollari.
Dal 1° agosto 2013 è entrato in vigore provvisoriamente (ad eccezione di alcuni articoli in materia di armamenti) il Trattato di libero commercio (Trattato Multipartito) fra Unione Europea, Colombia e Perú, che dovrebbe avere ricadute molto positive sull’andamento dell’interscambio fra Colombia e Paesi Membri.
Molto forte l’interesse verso le economie asiatiche, con cui le relazioni commerciali si sono progressivamente intensificate.
Nel giugno 2012 la Colombia ha firmato un accordo commerciale con la Corea, mentre sono in corso negoziati con Cina e Giappone. Di recente ha firmato un accordo commerciale con Israele.
Il Paese sud americano ha presentato una richiesta formale di adesione all’APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) già nel 1995 ed è l’unico Paese non-membro invitato a partecipare agli eventi organizzati dall’APEC.
Nell’aprile 2011 ha aderito al Patto per il Pacifico, insieme al Cile, al Messico ed al Perù, un progetto d’integrazione economica-commerciale ancora in fase embrionale.