Colombia, le FARC consegnano le armi agli osservatori ONU

Bogotà. La Colombia, dopo anni di guerra civile, cerca le vie della pace. Oggi le FARC (le Forze armate rivoluzionarie della Colombia) hanno iniziato a mettere vie le armi. La missione delle Nazioni Unite, presente nel Paese, ha iniziato la prima fase del processo, inventariando i fucili usati dai guerriglieri colombiani.

Un gruppo di guerriglieri delle FARC

I funzionari dell’ONU hanno registrato il combattente ed il tipo di armamento.

In modo progressivo tutto il materiale verrà depositato in contenitori che saranno collocati in 26 zone di”di “transizione alla vita civile”.

Sono stati 322 i guerriglieri che fanno parte del monitoraggio e della verifica composto dall’ONU, dalle FARC e dal Governo colombiano a depositare le prime armi.

La pianificazione ufficiale stabilisce che una prima fase prevede la raccolta del 30% dei fucili. A partire dal 1° maggio si dovrà raccogliere un altro 30% e il restante 40% sarà recuperato prima del 1° giugno.

Vista la situazione politica tra Governo colombiano ed ex guerriglieri, per molti osservatori, sembra difficile che quanto stabilito possa compiersi entro la data fissata.

L’unica che viene data per certa è quella degli inizi di giugno, quando termineranno i 180 giorni fissati dalle parti nei quali tutte le armi dovranno essere consegnate ai funzionari delle Nazioni Unite e i guerriglieri delle FARC torneranno civili.

L’organismo di controllo del disarmo della guerriglia è composto da 450 osservatori che seguono passo passo la procedura, entrando negli accampamenti per compiere la loro attività.

Le FARC si metteranno poi a disposizione dell’ONU per distruggere tutti gli esplosivi. Nella foresta colombiana, in tutti questi anni di guerra civile, sono stati nascosti munizioni, mine, granate.

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