Napoli. Il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano da oggi è il nuovo comandante delle Forze Operative Sud (COMFOPSUD). Originario di Castellammare di Stabia (Napoli) il Generale Castellano ha, recentemente, lasciato la carica di vice comandante della missione Resolute Support della NATO in Afghanistan.
Castellano, ha preso il posto del parigrado Luigi Francesco De Leverano che, martedì prossimo a Roma, prenderà il comando del Logistico dell’Esercito in sostituzione del Generale di Corpo d’Armata Leonardo di Marco.
Un Paracadutista, dunque, al comando del COMFOPSUD. “Fin dalla fine dell’Accademia – dice a Report Difesa, il Generale Castellano – mi sono avvicinato subito a questo meraviglioso Corpo. Fin dall’inizio ho lavorato in aree disagiate. Da Tenente sono stato impegnato in missioni in Libano, in Iraq, in Kurdistan ed in altre”.
La mentalità di “proiezione all’estero” ha aggiunto il nuovo comandante delle Forze Operative Sud mi è servita anche “quando ho lavorato come capo Sezione Piani e capo Sezione Operazioni terrestri nel Reparto Operazioni del COI (Comando Operativo Interforze ndr) e come esperto in operazioni del Reggimento”. Tutte esperienze, dunque, che hanno portato il comandante ad avere una “vision” molto ampia e variegata a seconda dei contesti e delle situazioni.
“Ogni volta che assumo un comando – ha aggiunto il Generale Castellano – mi domando se sarà in grado di comandare questo personale militare così eccellente. I miei principi sono basati sull’esempio che, per me, è il mio più importante mezzo di insegnamento”.
La cerimonia si è svolta, a Napoli, nella “Sala dei Baroni” di Castel Nuovo – Maschio Angioino, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico.
Numerose le autorità civili, religiose e militari che hanno presenziato alla cerimonia, tra le quali il Prefetto di Napoli Carmela Pagano, il sindaco della città partenopea, Luigi De Magistris insieme al Gonfalone della città di Napoli decorato della Medaglia d’oro al Valor Militare e l’Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe.
Presenti anche alcuni allievi della scuola di scherma “Fencing For Change” che vede in Irene Di Transo, 1^ Caporalmaggiore dell’Esercito, una grande animatrice per dare opportunità di sport in molti quartieri a rischio e non del territorio partenopeo.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel corso del suo intervento, ha ringraziato il Generale De Leverano per l’impegno dimostrato nel portare a termine la costituzione del COMFOPSUD. Un processo iniziato nel luglio 2016, nell’ambito della riorganizzazione degli alti comandi della Forza Armata che ha portato alla fusione del 2° Comando Forze di Difesa con il Comando Forze di Difesa Interregionale Sud.
Dal 1° ottobre 2016 l’Ente ha assunto la denominazione di Comando delle Forze Operative Sud ed ha accorpato tutte le funzioni operative, infrastrutturali e territoriali della Forza Armata del Centro – Sud Italia ed isole comprese.
“Il vertice della Forza Armata – ha aggiunto Errico – ha sempre trovato nel Comando delle Forze Operative Sud un interlocutore affidabile, disponibile e propositivo che ha garantito interventi tempestivi e altamente qualificati, a riconferma del ruolo decisivo dell’Esercito quale strumento al servizio della comunità nazionale”.
In quest’area, il COMFOPSUD sovrintende a tutti i concorsi che l’Esercito fornisce, in conformità ai propri compiti istituzionali e, nel caso di pubbliche calamità, come accaduto per gli eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale il 24 agosto 2016 e successivamente il 30 ottobre, l’isola di Ischia nell’agosto del 2017 e nell’emergenza incendio sul Vesuvio nell’estate del 2017.
Attualmente sono oltre 7 mila gli uomini e le donne dell’Esercito che garantiscono, capillarmente, in tutta Italia una presenza e contribuiscono fattivamente alla nostra sicurezza.
Molti gli impegni alle quali le Brigate del COMFOPSUD sono state chiamate in Patria ed all’estero.
Sono tre le articolazioni del COMFOPSUD: operativa, territoriale, infrastrutturale. La prima è dotata di piena autonomia e corrisponde alla Divisione “Acqui” la quale è erede del 2° FOD, in quanto ha alle sue dipendenze le 5 Brigate pluriarma come la “Granatieri di Sardegna”, l'”Aosta”, la “Pinerolo”, la “Sassari” e la “Garibaldi”). Tutte sono deputate all’approntamento delle forze da impiegare nelle operazioni sul territorio nazionale e nei vari Teatri operativi.
L’articolazione territoriale è in grado di potere svolgere le sue funzioni legate a settori quali alloggiativo, documentale, tecnico-amministrativo, reclutamento e forze di completamento e di collocamento nel mondo del lavoro. Segue e regola poi i rapporti tra il Paese e l’Esercito, tutelando, se necessario, il prestigio dello stesso con interventi presso le competenti autorità civili.
Infine, l’articolazione infrastrutturale attua i programmi annuali di ammodernamento, rinnovamento ed ordinario mantenimento. Coordina e controlla i contratti ed i lavori infrastrutturali da parte dei dipendenti reparti infrastrutture.
© RIPRODUZIONE RISERVATA