L’AIA. Si è svolta, a L’Aia, l’annuale Conferenza dei capi delle Polizie europee.
Sotto l’egida EUROPOL si sono riuniti i vertici delle law enforcement degli Stati membri dell’Unione Europea per consolidare le relazioni e la cooperazione di Polizia, attraverso un confronto sulle attuali minacce criminali e sulle opportunità e modalità di contrasto.
La delegazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, guidata dal Prefetto Raffaele Grassi, vice capo della Polizia e Direttore Centrale della Polizia Criminale, e supportata dal Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Pietro Carrozza, dal Colonnello della Guardia di Finanza Fabio Antonacchio dei rispettivi Comandi Generali e dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Cristiano Leggeri direttore della III Divisione-Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, ha tenuto diversi incontri bilaterali con gli omologhi intervenuti, nel corso dei quali è stato evidenziato come la condivisione delle informazioni sia la condizione irrinunciabile per le azioni di prevenzione e contrasto alle principali emergenze criminali.
Di fatto, ha sottolineato il vice capo della Polizia Prefetto Grassi: “Le nuove frontiere dello scenario criminale transnazionale, cui si affacciano le nuove droghe, il traffico di migranti, l’infiltrazione nel tessuto economico-sociale di capitali di provenienza illecita, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a scopi illegali, il Dark Web devono essere affrontati da tutti i Paesi attraverso criteri di interoperabilità e interconnessione, ed il ruolo di EUROPOL, quale centro di condivisione delle informazioni, diviene punto focale della lotta al crimine a livello globale”.
“In questo senso è stato illustrato il Sistema Italiache attraverso la SOI (Sala Operativa Internazionale) della Direzione Centrale della Polizia Criminale – ha aggiunto – connessa con oltre 190 Stati, l’utilizzo di Task Force congiunte e la rete di Esperti dislocati nei 5 continenti, in stretta collaborazione anche con le altre Agenzie di intelligence, permette di attuare con efficacia ed efficienza i piani operativi contro queste nuove forme di criminalità”.
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