Pyongyang. Kim Jong Un prosegue nel suo progetto di completamento del programma nucleare, nonostante le sanzioni delle Nazioni Unite.
Mentre i componenti del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite definiscono di “vitale importanza che la Corea del Nord mostri immediatamente un sincero impegno alla denuclearizzazione, attraverso azioni concrete, e mostri l’importanza di lavorare per ridurre le tensioni nella penisola ed altrove”.
Per l’ONU si devono attuare pienamente ed immediatamente tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza ed in particolare la 2375 (https://usun.state.gov/remarks/7969) e la 2371 (https://www.un.org/press/en/2017/sc12945.doc.htm)
Intanto, gli Stati Uniti con il loro consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca, il generale H. R. McMaster, dicono che “c’è un’opzione militare” sulla Corea del Nord. McMaster sottolinea che il problema della Corea del Nord non è un ”problema fra gli Stati Uniti e la Corea del Nord ma fra il mondo e la Corea del Nord”.
Kim, in meno di tre settimane, ha fatto sorvolare due missili balistici sull’isola giapponese di Hokkaido, la più settentrionale.
La Russia si pone su un altro livello, sostenendo che Washington stia facendo una “retorica aggressiva sulla Corea del Nord”. La diplomazia moscovita sostiene che sta dimostrando non solo la sua “contrarietà verso questi lanci illegali” ma anche il suo “desiderio di risolvere la situazione nella penisola coreana”. Il Governo russo si dice profondamente preoccupata per le ulteriori azioni provocatorie della Corea del Nord e le condanna con forza perché possono portare a una escalation.
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