Coronavirus, la Difesa mette in campo i suoi assetti per dare assistenza ai cittadini

Roma. “La Difesa è in campo nell’emergenza con tutte le forze per superare questa situazione, anche il nostro personale civile sta contribuendo al grande sforzo in atto”, Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in una nota.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

La Difesa, nell’ambito del supporto fornito per l’emergenza Coronavirus, contribuirà infatti alla produzione di dispositivi per le esigenze delle sale di terapia intensiva e sub intensiva a livello nazionale.

Sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, un’aliquota di personale di 25 unità dell’Azienda Industrie Difesa verrà messa a  disposizione dell’azienda italiana del settore (Siare Enginereering di Valsamoggia in provincia di Bologna), a partire dalla prossima settimana e per un periodo di circa 4 mesi, allo scopo di potenziarne la capacità produttive.

“È una situazione di emergenza e ho colto immediatamente il progetto di collaborazione Difesa-Industria civile per la produzione di respiratori polmonari destinati in primis alla Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte – ha aggiunto il ministro – ovvero di regioni maggiormente colpite per il numero di pazienti che necessitano di
terapie intensive“.

La Difesa per l’emergenza Coronavirus ha reso, inoltre, disponibile – in caso di necessità e su richiesta delle Autorità competenti – un totale di circa 2.200 stanze e circa 6.600 posti letto, distribuiti su tutto il territorio nazionale per i cittadini che dovessero avere la necessità di sottoporsi al periodo di sorveglianza.

Il Dicastero, su indicazione del ministro, ha messo a disposizione anche il proprio personale medico.

Nello specifico, per rispondere alle esigenze dei territori lombardi, le Forze Armate hanno disposto l’invio di 7 medici e 6 infermieri dell’Esercito, 4 medici e 6 infermieri della Marina Militare, 4 medici e 6 infermieri dell’Aeronautica Militare e 3 medici e 4 infermieri dell’Arma dei Carabinieri che si sono affiancati ai colleghi civili che da settimane stanno lavorando ininterrottamente per il Paese.

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