Guardia di Finanza, a Cosenza scacco alla cosca Rango – Zingari

Guardia di Finanza Comando Provinciale di Cosenza

Cosenza. Un’operazione di grande rilievo e importanza quella che la Guardia di Finanza di Cosenza ha posto in essere nelle ultime ore. Beni per un valore di oltre 5 milioni di euro sono stati sequestrati a due esponenti di spicco della cosca Rango Zingari. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza hanno, infatti, dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale, emessa dal Tribunale di Cosenza – Sezione Misure di Prevenzione. Il sequestro è avvenuto su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta dal Procuratore, Nicola Gratteri, a seguito di un’articolata e complessa attività di accertamento antimafia svolta dalla Guardia di Finanza di Cosenza, e coordinata dal Procuratore Aggiunto, Giovanni Bombardieri e dal Sostituto Procuratore, Camillo FalvoLa normativa antimafia prevede l’applicazione delle misure di prevenzione anche patrimoniali  a carico di soggetti ritenuti, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi ovvero che, per la loro condotta ed il tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuosa. Il sequestro è stato possibile grazie anche al lavoro certosino svolto dai Finanzieri calabresi che, sotto appunto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno svolto accertamenti patrimoniali  nei confronti degli appartenenti la cosca condannati nonché dei loro prossimi congiunti,  esaminando e approfondendo le variazioni patrimoniali nell’arco temporale dal 1986 al 2016.  Il lavoro svolto ha evidenziato una netta sproporzione delle movimentazioni economico- finanziarie in uscita (spese) rispetto agli esigui redditi dichiarati (entrate), non sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di vita. L’esecuzione del  provvedimento ha portato al sequestro dei seguenti beni intestati e/o riconducibili ai due proposti: due fabbricati; un appezzamento di terreno. Si tratta di 2 società con relativo complesso aziendale; 2 fabbricati4 quote di partecipazione di  società intestate e/o riconducibili ai proposti; 2 associazioni sportive dilettantistiche; 1 appezzamento di terreno; 8 automezzi; diversi rapporti bancari, per un valore complessivo stimato di oltre 5 milioni di euro. Un provvedimento di grande peso e rilevanza perchè consente di colpire dalle fondamenta le risorse economiche della criminalità organizzata, di rendere economicamente inefficace lo svolgimento dell’attività criminosa e di riportare i beni sequestrati nel circuito dell’economia legale.

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