Crisi del Mar Rosso: l’Iran invia l’incrociatore “Alborz”. Salgono i prezzi del petrolio

TEHERAN. L’entrata di una nave della Marina militare iraniana nelle acque del Mar Rosso, ieri, ha fatto aumentare oggi i prezzi del petrolio.

La situazione, nell’area, rimane tesa per quanto riguarda il trasporto delle merci, dopo i continui attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen.

Un miliziano Houthi

Il benchmark globale del greggio Brent è balzato a 78,97 dollari al barile (+ 2,5%). Mentre il West Texas Intermediate statunitense ha guadagnato 73,43 dollari al barile (+2,5%) nel corso delle negoziazioni sui mercati asiatici.

Ieri, l’Iran aveva annunciato di aver inviato il Cacciatorpediniere “Alborz” attraverso lo Stretto strategico di Bab al-Mandeb, senza però fornire dettagli sulla missione della nave.

Iil Cacciatorpediniere “Alborz” della Marina militare iraniana

Per il Governo di Teheran si tratta di attività di routine condotte nel Mar Rosso per proteggere le rotte marittime.

La mossa iraniana arriva dopo che la US Navy aveva distrutto tre imbarcazioni degli Houthi sostenuti dall’Iran, uccidendo 10 miliziani, secondo quanto riportato dall’Agenzia di stampa Associated Press.

La Marina americana stava rispondendo a una richiesta di soccorso da parte della nave battente bandiera di Singapore “Maersk Hangzhou” che era finita sotto il fuoco degli Houthi.

In una dichiarazione rilasciata, sempre ieri, da un portavoce degli Houthi è stato riferito che le imbarcazioni erano impegnate in “compiti ufficiali per proteggere le rotte marittime”.

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