Di Assunta Romano
L’Aia (nostro servizio). La pandemia da Covid-19 ha rappresentato per i criminali informatici l’opportunità di portare a segno attacchi più sofisticati e con migliori risultati.

La pandemia per alò COVID-19 ha evidenziato un aumento degli attacchi informatici
Il ramsonware – un malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione – si sono focalizzati soprattutto sulle grandi aziende, istituzioni pubbliche e fornitori di servizi..
E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto IOCTA ( Internet Organised Crime Threat Assessment) dell’EUROPOL presentato nei giorni scorsi in occasione della Conferenza sui crimini informatici.

La copertina del Rapporto di EUROPOL
I dati raccolti sono il frutto di un’indagine svolta in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, con il contributo di alcuni Stati non UE, consulenti e esperti EUROPOL e INTERPOL sull’evoluzione dei crimini informatici negli ultimi 12 mesi.

La sede INTERPOL
Se in precedenza le reti criminali utilizzavano i ramsonware per colpire grandi società per poi chiedere il riscatto, la loro attenzione si è recentemente focalizzata sulla digital supply chain (la fornitura dell’aggiornamento).
E’ in questo contesto che si colloca l’attacco hacker alla società texana “Solar Wings Orion”, una piattaforma di gestione software usata in tutto il mondo.

La sede della società texana “Solar Wings Orion” (credit Internet)
Grazie ad un accesso privilegiato nei computer delle vittime bersaglio, gli hacker sono riusciti ad arrivare ai clienti della società grazie alla compromissione degli aggiornamenti automatici che l’azienda effettuava periodicamente.
L’hackeraggio ha riguardato istituzioni come il Dipartimento del Tesoro americano, il Dipartimento del Commercio e la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, oltre a banche, istituti assicurativi, ospedali e scuole.
Il maggiore utilizzo delle transazioni bancarie online a seguito della pandemia ha inoltre visto in sensibile aumento gli attacchi informatici.
Grazie all’utilizzo di trojans (un tipo di malware), gli hacker sono stati in grado di intercettare messaggi di testo nelle disposizioni bancarie in particolare sugli smartphone con sistema Android.
L’incremento dell’uso di Internet durante la pandemia ha, inoltre, consentito un’ intensificazione delle attività criminali in settori come gli acquisti e i giochi online, i canali di comunicazione virtuali.
Tutte queste circostanze hanno creato delle condizioni favorevoli per colpire un numero sempre maggiore di vittime.
Tra questi ragazzi e adolescenti, attirati da soggetti con false identità sui social media e su piattaforme di videogiochi.
Qui le vittime sono invitate con vari escamotage a produrre immagini e video a sfondo sessuale che andranno poi ad alimentare il mercato pedopornografico del Dark Web.
“I crimini informatici rappresentano una realtà che le Forze dell’Ordine di tutto il mondo devono risolvere – ha spiegato Evardas Sileris, responsabile del Cyber Crime Centre di EUROPOL -. Questi fenomeni vedono soggetti pubblici e privati nel riconoscere e combattere insieme le minacce che arrivano dalla criminalità informatica”.
“Solo unendo le forze potremmo trovare soluzioni innovative capaci di fronteggiare l’accelerazione del fenomeno dei crimini informatici – ha concluso -. E’ per questo necessario stabilire le condizioni e le risorse necessarie per farlo”.
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