Cybersicurezza: l’ACN presenta la sua relazione 2023. Trattati 1.411 casi di attacchi, 303 incidenti confermati e oltre 20 mila le segnalazioni

ROMA. E’ stata presentata, oggi a Roma, la Relazione annuale realizzata dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) relativa alle attività svolte nel 2023.

Nelle 121 pagine del dossier è stato illustrato il modo in cui l’Agenzia ha operato per il rafforzamento della resilienza cyber del Paese attraverso la protezione degli asset critici nazionali con un approccio sistemico orientato alla prevenzione, gestione e mitigazione del rischio.

Il logo dell’ACN

Tutto questo, anche mediante il mantenimento di un quadro normativo aggiornato e coerente, e con misure, strumenti e controlli che possano contribuire a favorire una transizione digitale sicura.

La relazione è stata divisa in 7 capitoli.

Il primo capitolo è dedicato alla prevenzione e gestione di eventi e incidenti cyber. Sono stati raccolti tutti i numeri del Computer Security Response Team Italia (CSIRT) dell’Agenzia.

Sono stati anche analizzati gli eventi cibernetici più rilevanti e mette a fuoco le attività connesse alle tensioni geopolitiche in corso.

E’ stato presentato, poi, un focus sugli interventi di rispristino realizzati dal CSIRT  a supporto delle vittime degli incidenti di strutture pubbliche e dei soggetti nazionali colpiti da questa peculiare forma di interferenza hacker, con numerosi interventi, 1.411 casi trattati, 303 incidenti confermati e oltre 20 mila segnalazioni.

Una parte è dedicata al tema delle esercitazioni congiunte già realizzate fino alla pianificazione di Cyber Europe 2024 e che coinvolge tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Il secondo capitolo è dedicato alla Resilienza delle infrastrutture digitali e alla sicurezza tecnologica con un’analisi dello stato del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (PSNC) e un focus sull’attuazione della Direttiva NIS 2, fino ai temi della certificazione nel mondo digitale e dello Scrutinio tecnologico per il PSNC con le attività ispettive e di verifica connesse.

In aumento gli attachi cyber

In questa sezione sono descritti i contributi dell’Agenzia a temi di rilievo quali l’esercizio del Golden Power, la Crittografia e la transizione al Cloud.

Il terzo capitolo riguarda gli investimenti PNRR per la cybersicurezza: dal potenziamento della resilienza cyber della Pubblica Amministrazione agli avvisi di finanziamento finalizzati.

Il focus è dedicato ai Servizi cyber nazionali e alla costruzione di una rete di CSIRT regionali fino allo stato di avanzamento di HyperSoc, dell’infrastruttura di High Performance Computing, e all’uso di strumenti di IA. Anche i laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica sono oggetto della relazione: 134 procedimenti CVCN conclusi hanno visto i tecnici dell’Agenzia impegnati nel loro esame.

Nella relazione viene descritto in dettaglio l’Investimento 1.5 “Cybersecurity”, del PNRR, a titolarità DTD e di cui l’Agenzia è Soggetto attuatore, con una dotazione di 623 milioni di euro al fine di migliorare le difese del Paese ponendo la cybersicurezza e la resilienza a fondamento della trasformazione digitale sia della Pubblica Amministrazione, che del settore privato.

Un capitolo è dedicato alla Cooperazione Internazionale.

Sono state ricostruite le attività svolte in ambito europeo e internazionale curate dal Servizio Strategie e cooperazione dell’ACN.

Sono stati descritti i numerosi incontri con soggetti omologhi e le attività svolte in costante raccordo con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Tra gli elementi qualificanti delle attività bilaterali e multilaterali uno riguarda la condivisione con la CISA, l’Agenzia cyber degli Stati Uniti, delle valutazioni sul nesso fra Intelligenza Artificiale e cybersicurezza, in linea con l’indirizzo politico del presidente del Consiglio dei ministri, che ha consentito l’adesione dell’ACN al documento sulle “Linee guida per uno sviluppo sicuro dell’Intelligenza Artificiale”, adottato dalle Agenzie di 18 Paesi.

Un tema che sarà trattato nell’ambito del tavolo Gruppo di Lavoro G7 sulla Cybersicurezza del 16 maggio prossimo.

Nel quinto capitolo si parla di Ricerca e innovazione, formazione, consapevolezza.

Esso presenta i vari programmi industriali, di investimento e di innovazione realizzati, insieme ai Programmi di sostegno alla ricerca e alle imprese in coerenza con l’Agenda per l’Innovazione e la ricerca.

Tra le iniziative si segnala in particolare il Cyber Innovation Network, indispensabile produrre innovazione sicura attraverso il supporto alle start up innovative.

L’ultimo capitolo descrive lo stato di attuazione della Strategia Nazionale di cybersicurezza 2022- 2026 che evidenza come l’Agenzia abbia svolto nel 2023 un ruolo centrale di indirizzo, coordinamento e monitoraggio nell’attuazione del Piano in raccordo con gli altri soggetti coinvolti con un particolare riferimento all’anticipazione dell’evoluzione della minaccia cyber, alla gestione di possibili scenari di crisi cibernetiche, al conseguimento dell’autonomia strategica nella dimensione cibernetica e al contrasto della disinformazione online.

Infine, vengono illustrate le attività di formazione, consapevolezza, sviluppo della forza lavoro e capacità nazionali e i potenziamento della capacità dell’Agenzia La nota finale del rapporto riguarda il potenziamento delle risorse umane e strumentali dell’Agenzia, che ha visto raddoppiare la propria consistenza organica.

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