Difesa, al Policlinico di Roma “Celio” conclusi in 22 giorni i lavori per il COVID Hub

Roma. Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli ha ricevuto, oggi, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, in visita al Policlinico di Roma “Celio”.

Un momento della visita del ministro e dei vari capi di Stato Maggiore al Policlinico “Celio” di Roma

Erano presenti il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata, Salvatore Farina ed il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea, Alberto Rosso.

I lavori di ampliamento si sono conclusi in solo 22 giorni (ben 1 settimana prima del previsto).

Gli interventi infrastrutturali erano tesi al rapido incremento delle capacità ricettive e terapeutiche per creare un hub di riferimento nella Capitale per i malati di Covid 19.

Un ufficiale medico dei Carabinieri

L’intervento nel suo complesso, progettato in sinergia con la Regione Lazio e il commissario straordinario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, ha aumentato le capacità ricettive per i malati di coronavirus fino a 150 posti letto, di cui 50 modulabili tra terapia intensiva e subintensiva.

I lavori di implementazione, sono stati portati a termine da un’ottantina di militari del 6° Reggimento Pionieri dell’Esercito e del 2° Reparto Genio – 8° Gruppo Genio Campale dell’Aeronautica Militare, sotto la guida del comandante del Comando Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Francesco Figliuolo ed ha interessato 5 fabbricati preesistenti con il potenziamento della centrale di fornitura di gas e aria medicale.

L’ampliamento è derivato dallo sforzo profuso dalla Difesa e più in particolare dalla Sanità militare a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel contrasto all’emergenza Coronavirus che ha visto, sin dall’ inizio, l’immediata operatività del Policlinico di Roma “Celio” come importante elemento di riferimento istituzionale per garantire una risposta immediata alle esigenze sanitarie.

Il ministro della Difesa, Guerini, visita le sale di degenza

Nell’ambito della gestione dell’emergenza, il Policlinico è pienamente inserito nella rete del Sistema Sanitario regionale, grazie ad un accordo quadro siglato nel 2017 e convenzioni attuative del 2019 che hanno comportato un incremento di ospedalizzazione per 40 persone con una riduzione delle liste di attesa e con un ritorno per le Forze Armate in termini di formazione professionale.

Dallo scorso 16 marzo, nell’ambito dell’applicazione del misure di contrasto al COVID- 19, il Policlinico “Celio” in coordinamento con l’Istituto romano “Lazzaro Spallanzani”, specializzato in malattie infettive, aveva già attivato un’area dedicata all’esigenza con 36 posti letto di cui 6 per la terapia intensiva, ove operano 39 ufficiali medici e 61 sottufficiali infermieri e messo inoltre a disposizione anche dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata, le proprie capacità di ricovero e cura nei settori clinici d’urgenza.

“La Fase 2 per la Difesa inizia con l’inaugurazione odierna – ha commentato il ministro della Difesa, Guerini -. Con la realizzazione del Covid Hospital al Celio, inserito in una rete nazionale, stiamo mettendo a disposizione del Paese un’importante struttura sanitaria”.

Il ministro ha ringraziato i medici militari e gli infermieri di tutte le Forze Armate impegnati in prima linea per la lotta al Covid-19 al Policlinico “Celio”, nei vari ospedali civili nel nord Italia e negli ospedali da campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore