Roma. “Libro Bianco” sulla Difesa via libera da parte del Governo Gentiloni al disegno di legge di delega, come proposto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Il disegno di legge ha l’obiettivo di riorganizzare i vertici del Ministero e delle relative strutture, la revisione del modello operativo e del modello professionale delle Forze armate e la riorganizzazione del sistema della formazione.
“Quello approvato – ha spiegato il ministro Pinotti – è un provvedimento molto importante al quale abbiamo lavorato tre anni confrontandoci con cittadini, organizzazioni non governative, organizzazioni come Nato ed Unione europea e Paesi amici”. Per la titolare del Dicastero si è trattato di “un grande lavoro che, tenendo conto delle nuove sfide globali e della necessaria integrazione della difesa europea, ha ricalibrato gli obiettivi generali e di orientamento geopolitico, con particolare attenzione al Mediterraneo”.
Tra le deleghe approvate c’è una che è ritenuta particolarmente importante e riguarda il personale dipendente che da 190 mila passerà a 150 mila entro il 2024.

Soldati italiani in Afganistan
“Oggi – ha aggiunto la Pinotti – abbiamo l’82% dei dipendenti della Difesa con contratto a tempo indeterminato e questo produce drammatici effetti sull’invecchiamento del personale che ha un’età media di 38 anni”. Il ministro ha proposto un modello diverso che preveda il 60% del personale a tempo indeterminato ed un 40% che dopo alcuni anni di esperienza militare venga accompagnato a lavori diversi.
Il “Libro Bianco” ed provvedimenti relativi pensano al futuro e non al presente della Difesa.
Un’altra novità prevista riguarda la figura del segretario generale della Difesa (DNA).
“Un domani – ha precisato il ministro – ci sarà un direttore nazionale armamenti ed un responsabile della logistica”, spiegando che tale incarico potrà essere assegnato a un civile. Una possibilità, ha precisato il Ministro, già prevista nella legge 25 del 1997 di riforma dei vertici.
Il disegno di legge è costituito da 11 articoli ed introduce una serie di indicazioni contenute nel “Libro Bianco” per avviare il progetto di riforma dello strumento militare in una prospettiva di medio termine.
Si vuole così fare un’organizzazione che possa meglio assolvere i compiti istituzionali e rispondere a moderni criteri di efficacia , efficienza ed economicità.
L’intervento normativo prevede disposizioni diretta applicazione inerenti alla governance, all’alta formazione, alla sanità, all’avanzamento dei dirigenti militari; conferisce delega al Governo per la revisione del modello operativo delle Forze armate, la rimodulazione di quello professionale nonché del sistema di formazione. E’ inoltre prevista l’introduzione di modelli organizzativi per assicurare la collaborazione tra la Difesa, l’industria, il mondo universitario e della ricerca.