Difesa: gli Alpini impegnati nell’esercitazione Noble Imperat

BUDAPEST. C​ontinua l’addestramento del Contingente italiano schierato in Ungheria nell’ambito dell’Operazione enhanced Vigilance Activity (eVA) per l’esercitazione Noble Imperat, una tra le più importanti esercitazioni a partiti contrapposti.

L’esercitazione ha visto le truppe dell’Alleanza Atlantica impegnate nella pianificazione, preparazione e condotta di attività tattiche difensive, abilitanti ed offensive, nonché nello svolgimento di attività logistiche di R3P (Rearm, Refuel, Resupply Point) in ambito diurno e notturno.

Gli Alpini impegnati nell’esercitazione Noble Imperat

Il tutto è stato sviluppato in uno scenario caratterizzato da rischio CBRN e dalla minaccia UAV (Unmanned Aereal Vehicle).

La componente italiana su base Brigata Alpina Julia composta da unità dell’8°reggimento alpini, Piemonte Cavalleria (2°), 3°reggimento artiglieria terrestre (da montagna) e 2° reggimento genio guastatori nei sette giorni di esercitazione, di cui due di attività continuativa, ha pianificato, preparato e condotto un’attività difensiva di Delay (frenaggio) volta a ritardare e bloccare l’avanzata avversaria mediante l’impiego simulato del fuoco di artiglieria su FH 70, dei mortai da 120 mm e dell’azione della componente di fanteria su VTLM Lince e BV 206 S7.

Un momento dell’esercitazione

L’Esercitazione ha di fatto sancito il termine della fase “PRIME 1.23” che aveva come scopo l’addestramento warfighting individuale e collettivo per l’integrazione tra le unità del Battlegroup.

Con l’esercitazione “NOBLE IMPERAT 1/23” non terminano gli impegni addestrativi e operativi del Battlegroup schierato in Ungheria che di fatto entra nella nuova fase denominata “RISING” finalizzata al raggiungimento della FOC (Full Operational Capability) nel mese di maggio.​

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore