ROMA. Il Consiglio dei ministri, su proposta del titolare della Difesa Guido Crosetto, ha approvato, oggi, la nomina, quale nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa, del Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano attuale Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.
Il Generale Portolano succederà all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che a settembre 2023 è stato designato quale presidente del Comitato Militare della NATO, incarico che assumerà dal gennaio dell’anno prossimo.
“Il Generale Luciano Portolano ha un profilo professionale di primissimo piano – ha commentato il ministro Crosetto – con una vasta esperienza operativa e di comando, che comprende incarichi delicatissimi e di primissimo livello in campo nazionale ed internazionale, e sarà chiamato a gestire le Forze Armate in un momento di grande complessità e profondo rinnovamento, reso ancora più critico dalle crisi in atto”.
“Grazie alle sue competenze – ha aggiunto – capacità ed esperienza sono certo che saprà interpretare nel modo migliore le sue delicate funzioni, operando ogni giorno per garantire al Paese Forze Armate pronte a operare in ogni contesto, a difesa degli interessi nazionali e per portare la pace laddove essa è a rischio”.
Il ministro della Difesa ha poi ringraziato l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per quanto fatto, come capo di Stato Maggiore della Difesa e come servitore delle Istituzioni durante la sua lunga carriera militare.
“Il suo operato – ha detto – e la sua professionalità hanno accresciuto il prestigio e l’onore delle Forze Armate e del Paese. A lui auguro le migliori fortune, sicuro che, anche nel futuro ruolo di presidente del Comitato Militare della NATO, saprà incidere positivamente e dimostrare le sue qualità e la sua leadership”.
Un messaggio di congratulazioni è arrivavo anche dal sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti.
“L’esperienza, le capacità professionali e la visione personale del Generale Portolano – ha detto – saranno preziose nella gestione delle Forze Armate, in particolare in una fase, come quella attuale, di profondo rinnovamento, necessario anche per rispondere alle nuove sfide dello scenario geopolitico internazionale”.
NOTE SUL GENERALE DI CORPO D’ARMATA LUCIANO PORTOLANO
Il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano ha iniziato la sua carriera frequentando il 161° Corso dell’Accademia Militare di Modena e, successivamente, numerosi altri corsi in Italia e all’estero.
Nel corso della sua vita militare, ha partecipato a molteplici Operazioni e Missioni che hanno visto le Forze Armate italiane contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace internazionali, e a proteggere e tutelare gli interessi vitali e strategici nazionali.
Agli incarichi di comando in Patria e in contesti operativi al di fuori dei confini nazionali, si aggiungono quelli di staff svoltisi in ambito Forza Armata, Interforze ed Organismi Internazionali. Tra il 1990 e il 1991, con il grado di Capitano, ha preso parte alla missione UNIMOG (United Nations Iran-Iraq Military Observer Group), al confine tra Iran e Iraq, nata con lo scopo di monitorare la zona cuscinetto e il rispetto del cessate il fuoco tra i due Stati.
Nel 1991, a seguito degli eventi della 1^ Guerra del Golfo, viene quindi trasferito dalle Nazioni Unite al confine tra Iraq e Kuwait, per partecipare alla missione UNIKOM (United Nations Iraq-Kuwait Observation Mission), stabilita per creare e monitorare la zona demilitarizzata tra i due Paesi, dove vi è restato fino al 1992.
Nel 1999, con il grado di Tenente Colonnello in qualità di Comandante del 67° Battaglione Bersaglieri, ha preso parte alle Operazioni NATO “Joint Guarantor” in Macedonia, e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo, a guida delle unità che hanno costituito le Early Entry Forces del contingente nazionale.
Nel 2003, con il grado di Colonnello, al Comando del 18° Reggimento bersaglieri, ha partecipato all’Operazione “Antica Babilonia 1”, in Iraq, nuovamente al comando delle Early Entry Forces del dispositivo nazionale, schierato a seguito degli eventi connessi con la 2^ Guerra del Golfo e con la relativa risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sollecitava la comunità Internazionale a contribuire alla stabilità e alla sicurezza del Paese iracheno.
Da Comandante della Brigata meccanizzata “Sassari” nel grado di Generale di Brigata, tra il 2011 e il 2012 è stato inviato in Afghanistan con la Grande Unità per assumere la guida del Comando multinazionale RC-W (Regional Command – West) nell’ambito dell’operazione NATO – ISAF (International Security and Assistance Force).
Con il grado di Generale di Divisione, nel 2014, è stato nominato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, Head of Mission e Force Commander della missione UNIFIL in Libano, incarico che lo vedrà per 2 anni alla guida di più di 10.000 caschi blu delle Nazioni Unite provenienti da 40 Paesi diversi, impegnati nel monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele.
All’esperienza sviluppata nel campo operativo, si associa quella maturata in campo diplomatico, grazie al periodo svolto quale Addetto Militare a Londra, dal 2007 al 2010, e quale Head of Mission della sopracitata missione UNIFIL, in qualità di diretto responsabile della mediazione a livello politico-strategico tra le controparti libanesi e israeliane, nel rispetto dei contenuti della UNSC 1701.
Il bagaglio professionale del Generale Portolano include gli incarichi di Chief of Staff e di Head of the European Union Command Element del Comando Alleato Interforze e Multinazionale di Lago Patria (Joint Force Command Naples), ricoperti dal 2016 al 2019.
Il ruolo rivestito gli ha consentito di interagire, oltre che con i vertici della NATO, con organismi internazionali quali Unione Europea, con particolare riferimento all’Operazione Althea in Bosnia-Herzegovina a guida UE, con l’Unione Africana, con i Paesi del Mediterranean Dialogue e dell’Instanbul Cooperation Initiative, contribuendo anche alla nascita e allo sviluppo del NATO Strategic Direction South/HUB.
Il 2 settembre 2019, il Generale Luciano Portolano viene designato quale Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), Comando responsabile dell’Organizzazione militare e in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso, in tutti i Teatri Operativi in cui l’Italia è stata chiamata a intervenire nell’ambito delle Alleanze e degli accordi internazionali.
Oltre a ciò, ha pianificato e diretto le attività che la Difesa ha messo in campo nell’ambito della risposta nazionale all’emergenza epidemiologica da COVID 19.
A partire dal 26 luglio 2021, a seguito di adeguamento dell’architettura organizzativa della Difesa – avvenuta in attuazione a quanto stabilito nel Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa nei confronti delle nuove sfide globali ed intesa a superare il concetto interforze per abbracciare quello del multi-dominio – assume l’incarico di Comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), rivestendo la 4ª Stella funzionale per la rilevanza dell’incarico e in virtù delle nuove mansioni acquisite. In tale veste, il Generale Portolano ha coordinato e diretto l’operazione “Aquila Omnia”, che ha riguardato tutte le delicate fasi dell’evacuazione dei concittadini e del personale civile afghano dall’aeroporto di Kabul, a seguito del deteriorarsi della situazione in Afghanistan, avvenuta ad agosto del 2021.
A far data dal 9 ottobre 2021, il Generale Portolano è nominato Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.
FORMAZIONE E TITOLI DI STUDIO
Ha frequentato: il 161° Corso “Esempio” dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, il Corso di Stato Maggiore dell’Esercito; il Corso Superiore di Stato Maggiore; l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze; l’United States Army Command and Staff College (Kansas – USA).
Ha conseguito: la laurea in Scienze strategiche presso la Scuola di Applicazione – Università di Torino, il Master in “Gestione Integrata e Sviluppo delle Risorse Umane”, il Master di 2° livello in Scienze strategiche.
SINTESI DEGLI INCARICHI DI COMANDO NAZIONALE
Comando di Plotone e di Compagnia presso il 27° Battaglione Bersaglieri della Brigata corazzata “Ariete”; Comandante il 67° Battaglione Bersaglieri del 18° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”; Comandante il 18° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”; Comandante la Brigata meccanizzata “Sassari” .
SINTESI DEGLI INCARICHI DI STAFF IN AMBITO ESERCITO E INTERFORZE
Ufficiale Addetto alla Sezione “Dottrina” dell’Ufficio Regolamenti e Politica Militare; Ufficiale Addetto alla Sezione “Formazione e Addestramento” dell’Ufficio Addestramento; Capo Sezione “Regolamenti” dell’Ufficio Dottrina, Addestramento e Regolamenti; Capo Ufficio “Operazioni” del Reparto Impiego delle Forze/COE; Capo del Reparto Operazioni presso il Comando Operativo di vertice Interforze (COI).
SINTESI DEGLI INCARICHI INTERNAZIONALI e/o OPERATIVI
Missione delle Nazioni Unite in Iraq e Iran (United Nations IRAN – IRAQ Observation Group Mission) (1990-91); Missione delle Nazioni Unite in Iraq e Kuwait (United Nations IRAQ – KUWAIT Observation Mission) (1991 – 92); Operazione NATO “Joint Guarantor”, in Macedonia, quale Comandante di Battaglione, nel 1999; Operazione NATO “Joint Guardian”, in Kossovo, in qualità di Comandante di Battaglione, nel 1999; Missione “Antica Babilonia 1”, nel 2003, quale Comandante della Task Force di manovra della JTF – Iraq; Operazione ISAF, in Afghanistan, quale Comandante del Regional Command West ad Herat, nel 2011-2012; UNIFIL, Libano, in qualità di Capo Missione e Comandante della Forza ONU, nel biennio 2014-2016 Capo di Stato Maggiore e Head of the European Union Command Element presso l’Allied Joint Force Command – Naples di Lago Patria, dal 1/9/2016 al 1/9/2019. Dal 2007 al 2010, ha prestato servizio presso l’Ambasciata Italiana in UK, in qualità di Addetto Militare accreditato anche per l’Irlanda.
DECORAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia; Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito; n. 2 Croci d’Oro al Merito dell’Esercito (nel 2006 e nel 2018); Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare; Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana; Medaglia al Merito di Lungo Comando nell’Esercito (20 anni); Medaglia d’Onore Interforze dello SMD; Croce commemorativa per le missioni di mantenimento della pace (oltre 3 missioni) “Iran, Iraq, Kuwait, Albania, Macedonia, Kosovo, Libano”; Croce commemorativa per la partecipazioni alle operazioni di concorso al mantenimento della sicurezza internazionale in Afghanistan; n. 2 Medaglie NATO per servizio meritorio (nel 2012 e nel 2020); Medaglia commemorativa NATO Kosovo; Medaglia commemorativa NATO – Non Articolo 5, Afghanistan – ISAF; Medaglia commemorativa ONU Missione UNIFIL – Libano (4 turni); Medaglia commemorativa ONU Missione UNIMOG – Iraq (2 turni); Medaglia commemorativa ONU Missione UNIKOM – Iraq/Kuwait (2 turni); Medaglia commemorativa EU Missione ALTHEA – Bosnia; Commendatore dell’Ordine Nazionale del Cedro – Libano; n. 2 Ufficiale della Legion of Merit – USA (nel 2014 e nel 2019); Ufficiale dell’Ordine Nazionale della Legione d’Onore francese; Medaglia di Merito della Difesa della Repubblica di Lithuania; Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito Navale della Repubblica Federale del Brasile; Croce al Merito navale con decorazione bianca spagnola; Medaglia per la cooperazione internazionale della Repubblica di Slovenia.
DISTINTIVI D’ONORE
Ferito in Servizio (Operazione “Joint Guardian” – Kosovo 1999)
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