Difesa: il Generale Luciano Portolano a Bruxelles partecipa al Comitato dei capi di Stato Maggiore della NATO. Analizzate nuove minacce in molte delle aree geografiche che lambiscono i confini dell’Alleanza atlantica

BRUXELLES. Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, ha partecipato, nei giorni scorsi, al Comitato dei capi di Stato Maggiore della NATO, a Bruxelles.

La riunione è stato un appuntamento di grande importanza per l’Alleanza, caratterizzato dal perdurare del conflitto in Ucraina e dall’emergere di nuove minacce in molte delle aree geografiche che lambiscono i confini della NATO stessa.

Il Generale Luciano Portolano al Comitato dei capi di Stato Maggiore della NATO,

 

Nuove sfide impongono l’adozione di capacità adeguate all’esigenza di assicurare la difesa dell’Alleanza e la stabilità internazionale, interessando tanto le capacità militari quanto quelle dell’industria, favorendo una sempre più efficace cooperazione tra i partner.

L’interoperabilità, le sfide digitali e il coordinamento sono stati alcuni dei principali argomenti affrontati, al fine di gestire l’evoluzione di una minaccia generata sempre più dal deterioramento della stabilità di paesi interessati dal cambiamento climatico, dalla carenza di risorse energetiche e dal proliferare di fenomeni criminali.

Il Generale Luciano Portolano

 

L’incontro ha visto, per la prima volta, la partecipazione dei capi di Stato Maggiore di tutti i Paesi partner, in particolare quelli del Fianco Sud della NATO, nei confronti dei quali l’Italia ha svolto e continua a svolgere un ruolo determinante.

Il Generale Portolano, a margine dei lavori del Comitato ha avuto un incontro con il SACEUR, Generale Chris Cavoli, e ha partecipato ad alcuni incontri bilaterali con paesi alleati e partner dell’Alleanza, al fine di rafforzare le relazioni nel settore della sicurezza con attori di grande rilevanza per gli interessi italiani.

Tra questi in particolar modo l’Azerbaijan, la Svizzera e la Turchia oltre ad incontri con le delegazioni di Israele e dell’Iraq.

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