Difesa: il ministro Guerini al Consiglio Affari Esteri e Difesa dell’Unione Europea. Approvata la versione finale della Bussola Strategica

Bruxelles. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha partecipato ieri, a Bruxelles, al Consiglio Affari Esteri e Difesa dell’Unione Europea.

L’arrivo del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini a Bruxelles

Nell’ambito del quale è stata discussa e approvata la versione finale della “Bussola Strategica” in vista del Consiglio Europeo di domani.

Si tratta di un documento innovativo, recante le linee guida della politica di sicurezza e difesa dell’Unione Europea.

L’incontro, svoltosi alla presenza dell’Alto Rappresentante dell’UE per la Politica Estera e di Sicurezza, Josep Borrell, è stato inoltre occasione per approfondire gli sviluppi dell’aggressione russa all’Ucraina.

“Con la conclusione dei lavori della Bussola Strategica, l’Unione Europea- ha commentato il ministro della Difesa –  raggiunge un traguardo importante. Stiamo rafforzando la capacità di difesa comune in un momento storico che lo richiede e che segna un autentico spartiacque in tema di sicurezza collettiva”.

 

Un momento del vertice nella capitale belga

“L’adozione di un documento strategico forte e ambizioso conferma l’unità, la determinazione e la coesione dell’UE e invia un messaggio forte e inequivocabile – ha proseguito il ministro -. L’Italia considera la Bussola Strategica un primo passo verso l’Europa della Difesa. Un primo passo necessario per rinforzare il pilastro europeo della NATO”.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini con quello degli Esteri, Luigi Di Maio

Guerini ha poi aggiunto: “Per definire la nuova architettura di difesa europea, è necessario mantenere salda la nostra determinazione politica, proprio come stiamo facendo in questa fase critica. Le decisioni assunte con l’European Peace Facility, a favore di Kiev, ne sono la dimostrazione”.

Nella sessione dei lavori in cui il Consiglio ha approfondito l’evoluzione della situazione in Ucraina, Guerini ha inoltre espresso, a nome delle istituzioni italiane, “il supporto incondizionato all’Ucraina, alla sua indipendenza ed integrità territoriale. Poiché l’Italia, in ogni sede, condanna fermamente l’aggressione russa”.

Il ministro ha poi incontrato l’omologo croato, Mario Banozic, con il quale ha approfondito i temi inerenti la cooperazione bilaterale e multilaterale, il quadro securitario regionale (relativo ai Balcani Occidentali) e la cooperazione industriale.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

Guerini, citando le ottime relazioni che legano i due Paesi e le rispettive Forze Armate, nonché l’importanza che l’Italia riconosce all’adesione della Croazia alla Multinational Land Force (MLF), in qualità di “Paese osservatore” e non di meno alla partecipazione croata in ambiti di cooperazione multilaterale quali la DECI (Defence Cooperation Initiative) e ADRION (programma di cooperazione transnazionale Adriatico Ionico) iniziativa per la quale ha annunciato l’intenzione di promuovere un incontro ministeriale nel prossimo autunno.

Facendo riferimento ai comuni impegni in ambito operativo, il ministro ha altresì espresso soddisfazione per l’operato dei militari della Repubblica di Croazia nella missione KFOR, ricordando che l’Italia riassumerà il comando della Kosovo Force nell’autunno di quest’anno.

Approfondendo, infine, la situazione regionale, Guerini ha ribadito che “l’ancoraggio dell’intera regione balcanica all’Europa è essenziale per la salvaguardia degli equilibri geopolitici del Sud-Europa e del Mediterraneo”.

In questo quadro, “l’Italia sostiene convintamente il processo di allargamento dell’Unione Europea”.

In merito a eventuali riverberi dell’aggressione russa all’Ucraina su questo quadrante geostrategico, il ministro, nel ricordare che “l’Italia manterrà alta la guardia” ha elencato le misure approvate dal Governo italiano in relazione al rafforzamento della postura militare di deterrenza della NATO e la disponibilità a incrementare la presenza italiana nel quadrante Sud-Est dell’Alleanza.

L’incontro bilaterale si è concluso con un focus sulla cooperazione industriale tra i due Paesi, ambito a cui entrambi gli Stati attribuiscono massima centralità.

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