Difesa: il ministro Lorenzo Guerini in Mali e Niger. La stabilità del Sahel fondamentale per per la sicurezza della regione ma anche della stessa Europa

Gao (Mali). L’Italia intende rafforzare la sua presenza in Sahel.

Lo ha ribadito il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nel corso di una due giorni di incontri politici e con le nostre Forze Armate impiegate nell’area, sotto egida UE e Nazioni Unite.

Un’area, ha evidenziato il ministro, caratterizzata “dalla presenza di gruppi terroristici che si sostengono economicamente attraverso la gestione di traffici illeciti di ogni genere: droga, armi, esseri umani, diretti soprattutto verso l’Europa”.

“La sua stabilità – ha proseguito il ministro – è quindi determinante non solo per la sicurezza della regione, ma per gli immediati riverberi sulla sicurezza della stessa Europa. Un’azione sinergica della Coalizione per il Sahel, dell’UE e dei Paesi, europei e non, impegnati in questa regione è quanto mai indispensabile per raggiungere quegli obiettivi di sicurezza necessari alla tutela dei nostri comuni interessi”.

Un momento del colloqui in Mali

“L’Unione Europea è uno dei principali promotori della stabilità e della sicurezza dell’intero Sahel – ha aggiunto il titolare della Difesa del Governo Draghi – ma il suo impegno può e deve fare un salto di qualità, integrando lo sforzo nel settore della sicurezza con le proprie capacità di supporto economico, sociale e di cooperazione allo sviluppo. Un approccio integrato è fondamentale”.

Per Guerini è necessaria una strategia internazionale che tenga in considerazione la stretta interconnessione dei fenomeni di instabilità che attraversano quei quadranti.

Un approccio, dunque, che comprende tutte le aree di crisi che interessano il Nord Africa e la fascia subsahariana.

“La nostra strategia per questa parte del Continente Africano – ha specificato il ministro – si sta sviluppando all’interno di un immaginario triangolo, i cui vertici congiungono quadranti tra loro distanti ma interconnessi: a Sud-Ovest c’è il Golfo di Guinea, a Sud-Est il Corno d’Africa e, al vertice Nord, sulle sponde del Mediterraneo, la Libia”.

In quest’ottica si inserisce la recente partecipazione dell’Italia alla Task Force “Takuba”, pienamente operativa entro l’estate, la cui missione sarà quella di supportare le Forze di sicurezza locali nel contrasto ai crescenti fenomeni di matrice jihadista nella zona a cavallo tra i confini di Niger, Mali e Burkina Faso.

Accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, dal Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) Generale di Corpo d’Armata  Luciano Portolano, è stato accolto al suo arrivo a Bamako dall’ambasciatore d’Italia in Mali Giovanni Umberto De Vito.

Il ministro della Difesa Guerini con il capo di SMD, Generale Vecciarelli a colloqui con il personale in missione

Nella capitale maliana Guerini ha incontrato il vice Presidente della Repubblica del Mali, Colonnello Assimi Goïta e il Segretario Generale della Difesa, Generale Souleymane Doucoure, ai quali ha testimoniato l’assoluta importanza che riveste per l’Italia la relazione con la Repubblica del Mali.

“Il Mali ha un ruolo fondamentale per la stabilità della regione – ha detto Guerini- ed è ferma intenzione dell’Italia supportare il Paese di fronte alle numerose minacce che sta affrontando. Lo sviluppo delle istituzioni e la lotta al terrorismo sono al centro dell’impegno della comunità internazionale per la stabilità dell’intera regione del Sahel e l’Italia intende svolgere con determinazione il proprio ruolo in questa complessa partita”.

Sempre a Bamako, mercoledì scorso, Guerini aveva incontrato anche il personale italiano delle missioni UE e ONU (EUTM, EUCAP, MINUSMA al quale ha rivolto il suo saluto e il suo ringraziamento per l’importante impegno portato avanti per la sicurezza internazionale.

Il ministro Guerini incontra i militari italiani impegnati in missione in Africa

A Niamey, in Niger, accolto dall’Ambasciatore d’Italia Marco Prencipe, ha incontrato il ministro della Difesa Alkassoum Indatou.

Il colloquio bilaterale è stata l’occasione per un confronto sul quadro di sicurezza regionale e per ribadire l’impegno della Difesa italiana sia nell’ambito delle iniziative della Coalizione per il Sahel che nella dimensione bilaterale.

“Sono certo che la relazione bilaterale tra i nostri Paesi possa costituire un fattore di forza per la sicurezza del Sahel e della stessa Europa  – ha sottolineato Guerini nel corso dei colloqui – ed il livello della nostra cooperazione tecnico-militare ci consentirà di raggiugere risultati concreti”.

Al suo omologo nigerino, Guerini ha inoltre voluto esprimere la vicinanza per le vittime militari e civili degli attacchi terroristici nelle regioni di Tahoua e Tiballery: “Eventi di una tale gravità ci ricordano ancora una volta quanto sia essenziale combattere il terrorismo internazionale in tutte le sue forme”.

Successivamente, il ministro ha incontrato il contingente nazionale impiegato nella missione MISIN (missione bilaterale di supporto in Niger).

Poi si è recato a Gao (Mali) – dove ad accoglierlo c’era il Comandante della Task Force Takuba, Generale di Brigata Philippe Landicheff, che ha fornito un aggiornamento delle  attività.

Qui ha salutato il contingente nazionale, impiegato dallo scorso marzo, nell’attività preparatoria all’avvio, entro breve, della piena capacità operativa del nostro contributo nel settore dell’evacuazione medica effettuata con elicotteri.

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