Difesa: in Unione Europea previsti investimenti per 1,9 miliardi di euro per ricerca e sviluppo

Di Assunta Romano

Bruxelles. L’attuale situazione geopolitica mondiale e la corsa per lo sviluppo di nuove tecnologie  per la sicurezza e la difesa richiedono un cambio di passo della politica strategica dell’Unione Europea.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini a Bruxelles per la riunione con omologhi europei

E’ quanto emerge dalla “Road Map” presentata dalla Commissione europea, nei giorni scorsi.

Il documento delinea una serie di interventi da adottare per rafforzare la cooperazione  tra gli Stati membri  per quelle tecnologie fondamentali per la sicurezza e la difesa europea a lungo termine.

Il dossier dal titolo “La bussola strategica dell’UE per la sicurezza e la difesa” è un atto del Consiglio europeo, inviato all’Alto rappresentante, Josef Borrell.

Josep Borrell

In esso gli Stati dell’Unione cchiedono di adottare provvedimenti nell’arco dei prossimi 5/10 anni nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico.

Altro tema condiviso è la richiesta di interventi per ridurre  le dipendenze strategiche dell’Unione stessa.

Non mancano nell’atto  alcune criticità, tra queste la frammentazione del mercato della difesa europea.

Ciascun Paese membro acquista prodotti e tecnologie secondo un  mercato  basato su proprie regole e organizzazioni interne.

Questa frammentazione – si evidenzia nella relazione – può mettere a rischio la capacità di interagire  tra le forze armate degli Stati.

Tali criticità emergono anche nell’industria della sicurezza.

Nel documento si fa inoltre appello agli Stati dell’UE ad adottare pratiche semplificate e più convergenti di controllo delle esportazioni delle armi.

Nello specifico, c’è l’invito a non impedire di esportare verso un Paese terzo materiali e tecnologie militari sviluppati in cooperazione.

Alla fine di quest’anno, il Fondo europeo per la difesa (FED) avrà un investimento di 1,9 miliardi di euro in progetti di ricerca e sviluppo delle capacità nel settore della difesa.

Sono allo studio forme di incentivi per stimolare gli investimenti degli Stati membri nelle capacità di difesa strategica.

In particolare, dove sono sviluppate nell’ambito di quadri di cooperazione UE.

Tra gli incentivi ipotizzati  l’esenzione dell’IVA.

Anche il rafforzamento dei servizi aggiuntivi di sorveglianza dello spazio e di tracciamento (SST)  rientra tra gli obiettivi della Road Map.

Altra richiesta  è quello di armonizzare  la normativa in materia di cybersecurity e privacy.

Le iniziative proposte nel documento saranno discusse in occasione del sessione dedicata alla difesa nel prossimo vertice che si terrà in Francia il 10 e 11 marzo prossimi. .

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, ha dichiarato: “Nel contesto di crescenti rivalità geopolitiche, l’Unione europea deve mantenere il proprio vantaggio tecnologico”.

Il presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen

“Può farlo affrontando l’ampia gamma di minacce – ha aggiunto la von der Leyen – dalle forme convenzionali a quelle ibride, informatiche e spaziali, e può garantire la scala necessaria attraverso lo sviluppo congiunto, gli appalti congiunti e un approccio convergente alle esportazioni”.

Oltre a garantire la sicurezza dei cittadini dell’UE, il settore europeo della difesa, ha concluso “può contribuire alla ripresa economica attraverso ricadute positive in termini di innovazione per gli usi civili”.

 

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