Difesa: intervento del sottosegretario Angelo Tofalo sul Regolamento per la disciplina delle uniformi del personale in congedo

Roma. “L’aggiornamento della Pubblicazione SMD-G-010 ‘Regolamento per la disciplina delle Uniformi’ che si è reso necessario a seguito dell’introduzione del Codice dell’Ordinamento Militare e del relativo Testo Unico, ha inteso rivedere la Direttiva in questione secondo un criterio di ancor maggiore chiarezza nei confronti del personale non più in servizio”.

Il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo

Lo ha detto, oggi, il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, rispondendo alle interrogazioni parlamentari alla Camera.

“Ciò, sia al fine di prevenire errate interpretazioni della disciplina di settore – ha aggiunto – scongiurando abusi difficilmente prevedibili e perseguibili da parte dei Comandi territoriali, sia allo scopo di evitare possibili disorientamenti nella collettività, a causa del mutare delle fogge delle uniformi nel tempo e del consolidato, quotidiano impiego del personale militare nelle operazioni di concorso alla pubblica sicurezza”.

“Tali previsioni – ha proseguito il rappresentante del Governo Conte – sono, peraltro, in linea di continuità con quelle del Codice dell’Ordinamento Militare che, all’articolo 880, comma 6, già richiamava come l’uso dell’uniforme per il personale militare in congedo fosse, comunque, subordinato alle disposizioni delle Forze Armate”,

“Nel merito – ha aggiunto Tofalo – va inoltre evidenziato che la Direttiva prevede l’ipotesi di utilizzo dell’uniforme da parte del personale in congedo nel caso di particolari incarichi o funzioni che, in ragione della loro natura, delle loro modalità e delle loro finalità, possano sottendere un interesse dell’Amministrazione della Difesa, richiamato da specifiche ulteriori disposizioni che sono in via di emanazione”.

Infine, evidenzia Tofalo “l’aggiornamento della pubblicazione è stato altresì mirato a favorire e ad incentivare l’affiliazione alle Associazioni d’Arma, nel presupposto che solo gli iscritti possano indossare i previsti elementi uniformologici distintivi, individuati di concerto con le rispettive Forze Armate di riferimento, consentendo l’uso dell’uniforme, previa richiesta degli iscritti, nei casi in cui sussista uno specifico interesse della Difesa”.

“In tale ottica – ha concluso il sottosegretario alla Difesa  – la nuova versione della Direttiva, lungi dall’escludere l’uso delle uniformi nelle ipotesi indicate, tende ad ulteriormente valorizzare il ruolo delle Associazioni, che potranno formulare, sulle richieste avanzate, il proprio qualificato parere”.

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