Difesa: le capacità cinofile nei vari Paesi europei

Di Paola Ducci*

ROMA. In Italia le Unità Cinofile sono presenti nelle Forze Armate con preparazione e finalità diverse. L’Esercito può contare su capacità cinofile specialistiche, i Patrol EDD (Patrol Explosive Detection Dog), che sono addestrati per implementare i livelli di sicurezza e vigilanza di obiettivi sensibili.

L’Esercito italiano dispone, inoltre, dei Nuclei Cinofili specializzati EDD (Explosive detection dog) e i nuclei MDD (Mine detection dog), che vengono impiegati nella cosiddetta “lotta all’ordigno”: i primi per la ricerca di ordigni esplosivi occultati in superficie o all’interno di opere stradali e ferroviarie, ma anche in edifici e messi di trasporto.

I secondi per la ricerca di mine e altri ordigni esplosivi interrati. Oltre a questi, l’Esercito possiede gli Scout dog, impiegati in ambito di pattugliamento dei Reparti della Brigata Paracadutisti Folgore. Posizionati in testa alla pattuglia, il loro scopo è quello di pre-allertarla, segnalando la presenza di elementi ostili e, se necessario, in presenza di indizi sul terreno possono svolgere anche la ricerca di ordigni interrati.

Vediamo negli altri Paesi come sono organizzate le Unità Cinofile.

Unità Cinofile francesi

Esercito Francese

Nell’Esercito francese il settore cinofilo riveste grande importanza.

L’addestramento viene condotto presso il CFC (Centro Formazione Cinofila) del 17° Gruppo di artiglieria, un reparto dell’Esercito a vocazione interforze, posto sotto il comando delle CFT (Comando Forze Terrestri).

Un altro importante reparto è il 132° Battaglione cinofilo dell’Esercito, che concorre alle Force Protection delle Unità impiegate fuori del territorio nazionale. La componente cinofila delle operazioni speciali è posto sotto il controllo del Comando per le Operazioni Speciali, (Commendement des Operations Spéciales).

Il Conducente cinofilo è un militare brevettato “commando” e i binomi sono integrati nei gruppi d’azione speciale, in grado di operare in ambiente ostile e in condizioni di isolamento.

I cani delle Forze Speciali sono addestrati per l’aviolancio oltre alle varie forme di inserzione, possono partecipare a operazioni anfibie e posseggono buona mobilità in montagna. I binomi sono impiegati, inoltre, a supportare missioni di ricognizione in ambiente ostile, come operazioni per la liberazione di ostaggi e per operazione di acquisizione dei cosiddetti HVT (High Value Target).

Esercito Inglese

L’organizzazione cinofila dell‘Esercito inglese fonda la sua struttura sul Centro di eccellenza per la formazione dei binomi, l’Animal Defence Center e sul 1° Reggimento cinofilo, composto da trecento militari, fra ufficiali, sottufficiali, truppa e da circa duecento cani.

Unità Cinofile inglesi in Afghanistan

Il Centro è in grado di esprimere assetti cinofili utilizzabili come supporto alle unità operative nella lotta contro il terrorismo e nella ricerca IEDs. I binomi cinofili vengono impiegati soprattutto all’estero con il compito di verificare strade, edifici e veicoli, nonché svolgere operazioni per la sicurezza  e vigilanza  di istallazioni.

I cani della UK SOFT (Special Operations Forces Team) sono stati impiegati soprattutto nell’ambito dell’operazione “Iraqi Freedom” in Iraq e per  i vari HVT ( High Value Target) presenti nello stesso teatro operativo.

Esercito Tedesco

Accanto alla organizzazione cinofila destinata alle operazioni convenzionali, l’Esercito tedesco ha sviluppato una componente destinata alle Operazioni Speciali, in grado di supportare i reparti posti alle dipendenze del Comando Operazioni Speciali, il KSK (Kommando Spezialkrӓfte).

Cane dell’esercito tedesco in addestramento

Nel 2008 si è avviato un progetto per la creazione di un distaccamento cinofilo per le Forze Speciali con sede a Calw. I binomi, addestrati anche all’aviolancio, vengono utilizzati per la ricerca e la cattura di soggetti ostili, per l’attività di irruzione all’interno di edifici occupati da soggetti ostili, e per la ricerca di esplosivi, armi e munizioni.

Esercito Austriaco

Gli austriaci dispongono di una consolidata organizzazione cinofila, anche questa comprensiva di una componente dedicata alle esigenze delle Forze Speciali. Per la precisione, i nuclei attivi e impiegati sono il Jagdkommando e l’unità FS del Bundesheer.

Un Jagdkommando austriaco si lancia da dropping from 10,000 con il suo cane

Questi vengono impiegati con funzioni di sensore in compiti di pre-allertamento, per prevenire imboscate, per la ricerca e l’inseguimento di fuggitivi e per la ricerca di armi, munizioni ed esplosivi. La formazione delle Unità Cinofile viene effettuata presso il Militärhundezentrum come binomio dual purpose, cioè per la ricerca di esplosivi e per la difesa.

Un ulteriore addestramento perviene alla formazione di binomi per il pistaggio e per attività di antiterrorismo.

Esercito USA

Le Special Forces americane attribuiscono un ruolo fondamentale alle capacità di supporto del cane e investono su programmi di formazione definiti Multi Purpose, integrabili con assetti di Forze Speciali.

I binomi multipurpose devono essere in grado di bonificare un’area con attività di “scovo”, segnalare presenza di armi ed esplosivi, indicare a distanza persone nascoste per prevenire imboscate, seguire una pista da una traccia di una o più persone su diverse superfici.

I cani multipurpose sono addestrati per potersi muovere in qualunque ambiente, sono abilitati all’aviolancio anche in alta quota: in questo caso al cane viene fornito un corpetto protettivo e un’apposita maschera di ossigeno.

US Navy SEAL e il suo Malinois belga durante un’esercitazione

Operano normalmente con telecamere a infrarossi night sight e vengono guidati con speciali sistemi di comunicazione a distanza. I cani dei Navy Seal per esempio sono di razza belga Malinois, quest’ultima è simile al Pastore Tedesco, ma più piccola e leggera e sono quindi considerati migliori per il lancio in tandem con il paracadute e per le operazioni di discesa in corda doppia, tecniche spesso utilizzate dalle squadre Seal.

I cani Seal sono equipaggiati anche di speciali apparecchiature chiamate “Storm K9”, per la visione notturna con funzionalità ad infrarossi per consentire all’operatore collegato in remoto di identificare figure umane anche attraverso il cemento, grazie al calore emesso.

Esercito Israeliano

L’Unità Cinofila Dell’Esercito israeliano, fondata nel 1939, è una delle Unità più altamente specializzate e qualificate della IDF (Israel Defense Forces). La sede dell’Unità è presso Modi’in, vicino Tel Aviv, all’interno della base militare che ospita anche il Centro di formazione per tiratori scelti.

Unità Cinofila israeliana

La componente operativa si chiama Oketz ed è organizzata in modo che i binomi ottengano dall’addestramento un’elevatissima specializzazione: ricerca IEDs, PATROL EDD, rilevamento e attacco di elementi ostili durante il controllo del territorio, irruzione in interni in corso di operazioni di antiterrorismo.

Durante queste operazioni, i cani sono equipaggiati di una telecamera posta a livello del garrese, telecamera che permette una rapida verifica degli ambienti durante l’irruzione. Vengono inoltre impiegati per la ricerca e il soccorso di persone in caso di incidenti e calamità naturali. All’interno della base dell’Unità Oketz, a testimonianza del valore che gli israeliani attribuiscono al cane per la sicurezza del proprio paese, è stato realizzato un cimitero per i cani militari deceduti in operazioni o in servizio.

*Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa

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