ROMA. La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha presentato, oggi a Roma, presso l’Auditorium “Prefetto Carlo Mosca” della Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Relazione Annuale 2025.

Il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Spina, alla presenza del ministro dell’Interno, Prefetto Matteo Piantedosi, del capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, e del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo, ha illustrato i contenuti della pubblicazione, basata su informazioni derivanti dall’attività repressiva antidroga realizzata in Italia e all’estero, sui report delle Organizzazioni Internazionali competenti e sulle analisi degli Esperti per la Sicurezza dislocati nelle aree strategiche del narcotraffico, due dei quali sono intervenuti in collegamento dal Perù e dall’Iran.
La Relazione offre un ampio profilo descrittivo del fenomeno del traffico internazionale di stupefacenti anche riferito alle singole sostanze, dei maggiori gruppi criminali coinvolti e delle loro modalità operative, delle principali minacce rilevate, delle attività svolte dalla DCSA nel suo ruolo di coordinamento investigativo delle Forze di Polizia e di promozione della cooperazione internazionale di Polizia.

Inoltre, analizza i dati dell’attività condotta nel 2024 dalle Forze di polizia italiane nel contrasto ai reati in tema di sostanze stupefacenti e psicotrope sul territorio nazionale: circa 21.300 operazioni antidroga, alcune delle quali con proiezione estera; quasi 28 mila persone segnalate all’Autorità giudiziaria, di cui oltre il 60% di nazionalità italiana, in prevalenza per delitti di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope; sequestri per circa 59 mila chili di stupefacenti e oltre 124 mila fra dosi e compresse di droghe sintetiche. L’analisi statistica si sviluppa anche a livello regionale e di città metropolitane.
- Il monitoraggio dei traffici e l’analisi delle piazze di spaccio italiane delinea un mercato delle droghe in continua trasformazione, anche a seguito di nuove tendenze nella domanda e nell’offerta, quali:-un cambiamento dei modus operandi dei gruppi criminali e delle rotte consolidate delle sostanze stupefacenti
- Una maggiore produzione di cocaina, dovuta all’aumento delle relative aree coltivate
- Un crescente consumo di cocaina crack in Italia
- Una diminuzione dell’eroina in circolazione, con correlato pericolo di una maggiore diffusione di oppioidi sintetici
- Un proliferare di droghe sintetiche, di facile produzione e commercializzazione, accompagnato da un abuso di medicinali con principio attivo stupefacente.

In questa situazione alcuni profili meritano una peculiare attenzione.
Nel 2024 nei principali porti di ingresso d’Europa i sequestri di cocaina – ancora la droga più diffusa dopo la cannabis – hanno registrato una flessione prossima al 50%; in Italia il dato si è attestato intorno al 44%.
La diminuzione osservata è imputabile, dalle indagini svolte, a nuove modalità adottate dalla criminalità per impedire la sottrazione dell’intero carico e minimizzare le perdite in caso di sequestro, nonché al variare di rotte e punti di ingresso della droga, con preferenza per i porti secondari, meno controllati.

Il dispositivo di contrasto nelle zone di frontiera, infatti, continua ad evidenziare la vulnerabilità degli ambienti portuali, con connivenze e corruttele di operatori interni agli scali per il recupero e l’esfiltrazione dei carichi di cocaina occultati nei container in arrivo, in particolare, dal Sud America.

Ancora, in Italia le attuali risultanze info-investigative non restituiscono una diffusione di laboratori clandestini di droghe sintetiche, come in altri Paesi, sebbene siano state individuate “cucine” per la loro produzione artigianale in piccole quantità.
Le droghe sintetiche circolanti nel nostro Paese arrivano dall’estero, per lo più fuori dai tradizionali circuiti malavitosi delle organizzazioni criminali autoctone, anche con acquisizione diretta e-commerce e consegne a domicilio tramite corriere.
Le droghe sintetiche, poi, così come il multiforme mondo delle NPS (Nuove Sostanze Psicoattive), essendo connesse ai mutamenti sociali, sono le minacce del presente, che impegneranno gli apparati di prevenzione e contrasto ad individuare gli strumenti più adeguati di intervento.
Non ultimo, modalità di commercio illegale interconnesse, sempre più basate sull’impiego di piattaforme digitali di comunicazione criptata fino ai minori livelli di spaccio, siti di vendita on line, canali dedicati di applicazioni telefoniche, pongono gli Stati di fronte ad una sfida complessa, che richiede una riflessione comune per individuare misure concretamente efficaci per la lotta al narcotraffico.
La Relazione Annuale 2025 è pubblicata, anche in inglese, francese e spagnolo, sul sito Web della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (https://antidroga.interno.gov.it/), dove è possibile reperire anche informazioni e report sulle attività svolte dalle Forze di Polizia nel settore antidroga.
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