Di Assunta Romano
L’Aja. La Policia Nacional spagnola, in collaborazione con EUROPOL e le Forze di Polizia di Colombia, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti ha sequestrato, nei giorni scorsi, a Malaga il primo semisommergibile realizzato in Europa per traffico di stupefacenti.

Sarebbe stato capace di trasportare fino a due tonnellate di droga,

Il sequestro, avvenuto nell’ambito dell’Operazione “Ferro” contro il narcotraffico, ha visto il coinvolgimento di 300 agenti appartenenti alla Policia Nacional della Colombia, alla Polizia olandese (Politie), alla Polizia Giudiziaria portoghese (Policia Judiciaria), all’Agenzia di Polizia britannica (U.K. National Crime Agency) e alla Polizia americana di frontiera (U.S. Customs and Border Protection) sotto il coordinamento dell’Europol.

Il centro dell’indagine era la Catalogna.
Sono state 47 le abitazioni perquisite, 52 persone arrestate.
E’ stato sequestrato anche un motoscafo del valore di 300 mila euro, 3 tonnellate di cocaina, 700 chili di hashish e 100 mila euro in contanti.
Il network dei narcotrafficanti era costituito da cittadini spagnoli, colombiani e della Repubblica Domenicana.
Era stato già intercettato dalla Polizia spagnola nel corso degli ultimi due anni nell’ambito di operazioni che avevano portato al sequestro di centinaia di chili di cocaina destinati anche al mercato francese ed italiano.
Il traffico di sostanze stupefacenti rappresenta un quinto dei profitti generati dalla criminalità organizzata, un dato che rimane in costante crescita a differenza delle modalità d’utilizzo e di smercio sempre più sofisticate ed in continua evoluzione grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Le attività collegate al narcotraffico si concentrano sempre di più in determinate aree geografiche, tra cui l’Europa, dove secondo i dell’EUROPOL ogni anno decine di miliardi di euro vengono spesi per l’acquisto di droghe illegali.
L’attenzione dell’EUROPOL negli ultimi anni si è focalizzata soprattutto sulla “Southern Route”,la rotta su cui transitano eroina ed altre droghe provenienti da Afghanistan, Pakistan, Iran e che attraverso il Golfo Persico e l’Africa Orientale giungono in Europa.
L’eroina proveniente dell’Afghanistan viene venduta in ogni parte del mondo tranne che nei Paesi dell’America Latina.
A differenza della “Northen Route” e alla “Balkan Route” che riforniscono il mercato russo ed europeo, la “Southern Route” ne rifornisce quelli asiatici, africani, dell’Oceania, dell’Europa orientale ed occidentale.

L’Iran ed il Pakistan, data la loro posizione geografica che li colloca proprio lungo il tragitto della “Southern Route” sono chiamati a fronteggiare il flusso continuo di eroina proveniente dall’Afghanistan con la droga destinata al mercato interno oltre che ad altri Stati.
Anche in Europa è operativa una rete collegata alla “Southern Route” costituita principalmente da Gran Bretagna, Belgio ed Olanda.
I mercati della droga di alcuni Paesi, come Spagna e Italia in precedenza riforniti attraverso la “via dei Balcani”, hanno recentemente rivolto la loro attenzione verso Pakistan e Africa, come principali fornitori di oppiacei provenienti dall’Afghanistan.
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