Di Chiara Cavalieri
IL CAIRO. Il Presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha ratificato una legge che autorizza il ministro del Petrolio e delle Risorse Minerarie a stipulare contratti per l’esplorazione di gas nel Delta del Nilo.

Il Presidente egiziano Al Sisi
La nuova normativa consente al ministro di collaborare con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e la Dana Gas Egypt Limited per la ricerca e lo sfruttamento di gas e petrolio nella zona di New Manzala, seguendo i termini previsti dal contratto e dalla mappa allegata.
Il secondo articolo della legge n. 154 del 2024 stabilisce che le norme dell’accordo abbiano forza di legge, prevalendo su eventuali disposizioni in conflitto.

L’Egitto vanta una lunga tradizione nell’esplorazione di gas naturale
𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗹𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝘀 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗘𝗴𝗶𝘁𝘁𝗼
. Nel 1967, nella regione di Abu Madi nel Delta del Nilo, vennero scoperti i primi giacimenti onshore, seguiti da importanti scoperte offshore nel Mediterraneo, tra cui il giacimento di Abu Madi (1969) e quello di Abu al-Gharadig nel Deserto occidentale (1971).
Negli ultimi anni, il Paese ha registrato un notevole aumento della produzione di gas naturale, passando da 4 miliardi di piedi cubi al giorno nel 2015 a 7,1 miliardi nel 2018, raggiungendo così l’autosufficienza.
Un ruolo cruciale è stato svolto dal giacimento di Zohr, che da solo rappresenta il 40% della produzione nazionale con una capacità di 2,7 miliardi di piedi cubi al giorno.
𝗢𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝘀.
L’Egitto punta a incrementare la produzione di gas del 20% entro il 2025, concentrandosi sullo sviluppo di nuovi giacimenti offshore nel Mar Rosso e nel Mediterraneo.
Attualmente, le riserve accertate di gas naturale del Paese ammontano a 2,3 trilioni di metri cubi, posizionandolo al terzo posto in Africa.
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