Di Chiara Cavalieri*
BRUXELLES- Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha incontrato a Bruxelles l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Kaja Kallas, per discutere delle relazioni strategiche tra Egitto e Unione Europea, con particolare attenzione al dossier migratorio e alla stabilità regionale.

Durante l’incontro, Sisi ha ricordato che l’Europa non è stata particolarmente colpita dall’immigrazione illegale negli ultimi anni grazie al ruolo attivo dell’Egitto, che ha impedito la partenza di imbarcazioni clandestine a partire da settembre 2016.
Il ruolo dell’Egitto nel contenimento dei flussi migratori

Il Presidente ha sottolineato che l’Egitto ospita attualmente circa dieci milioni di sfollati stranieri provenienti da paesi in crisi o instabilità, assumendosi un onere significativo in termini economici e umanitari. Ha ribadito che la stabilità nei paesi di origine è la chiave per frenare la migrazione forzata, un obiettivo perseguito attraverso una politica estera equilibrata e di cooperazione.
Secondo il portavoce della Presidenza egiziana, Mohamed El-Shenawy, Sisi ha aperto il colloquio esprimendo apprezzamento per il partenariato strategico tra Egitto e Unione Europea, sottolineando l’importanza di rafforzare consultazioni e coordinamento nei settori politico e della sicurezza, a beneficio sia del Medio Oriente che dell’Europa.
Un Medio Oriente instabile e la politica di equilibrio del Cairo
Sisi ha inoltre evidenziato che la regione mediorientale sta attraversando un periodo di forte agitazione, ma l’Egitto mantiene una politica estera “equilibrata e saggia”, finalizzata alla sicurezza e alla stabilità regionale, senza cedere a logiche di interessi ristretti.
Ha ricordato che gli ultimi dieci anni hanno confermato la validità dell’approccio egiziano, che ha consentito al Paese di contribuire alla gestione e al contenimento di numerose crisi regionali.
Sovranità degli Stati e rifiuto delle ingerenze straniere
Nel corso dell’incontro, Sisi ha passato in rassegna gli sforzi dell’Egitto per sostenere la stabilità in diversi Paesi della regione, sottolineando i principi fondamentali della politica estera del Cairo:
- Rispetto della sovranità degli Stati
- Integrità territoriale
- Capacità dei popoli di determinare il proprio futuro
- Opposizione a ogni ingerenza straniera negli affari interni.
Un grande raduno di egiziani davanti alla sede di Sisi a Bruxelles
Centinaia di egiziani hanno affollato le strade di Bruxelles, capitale del Belgio, per accogliere il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi in occasione della sua visita ufficiale, che comprende anche il primo vertice tra Egitto e Unione Europea.

Sisi è arrivato martedì a Bruxelles per partecipare al vertice, considerato un passo storico verso il rafforzamento del partenariato tra Egitto e UE.
La comunità egiziana in Europa – stimata in oltre un milione di persone – ha formato un vero e proprio “muro umano” di benvenuto, con migliaia di partecipanti provenienti da Francia, Paesi Bassi e Germania.
Molti hanno definito questo momento una “vittoria per l’intelligente diplomazia egiziana”, esponendo bandiere e striscioni lungo le vie principali della città e scandendo slogan di sostegno a Sisi. Decine di persone si sono radunate anche davanti alla sua residenza per esprimere il sostegno degli egiziani all’estero.
Sisi guida una delegazione di alto livello che ha partecipato al primo vertice egiziano-europeo, che riunisce i leader dell’Unione Europea per discutere di un partenariato strategico globale.
Durante la visita, il Presidente ha incontrato António Costa, presidente del Consiglio europeo, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e il Re Filippo del Belgio per affrontare temi di stabilità regionale, energia e investimenti.

L’agenda del vertice prevede anche un forum economico a margine dell’evento, con la partecipazione di leader economici europei per esplorare le opportunità di investimento in Egitto, in particolare nei settori strategici legati alla lotta contro la migrazione illegale e alla gestione delle sfide globali, come la crisi in Medio Oriente e in Ucraina.
Il summit segna il culmine di un lungo percorso di cooperazione tra l’Egitto e l’UE, partner commerciale chiave dal 2004. Nel marzo 2024, Sisi e von der Leyen hanno firmato un accordo di partenariato strategico globale, che include un pacchetto di 5 miliardi di euro in aiuti finanziari e la piattaforma di investimenti UE-Egitto 2025, oltre a una conferenza sugli investimenti nel 2024.
L’incontro si svolge in un momento cruciale, tra tensioni in Medio Oriente e la crisi ucraina, e sottolinea la volontà dell’Egitto di rafforzare il proprio ruolo nel processo di pace internazionale e nei negoziati su Gaza, in cambio di un più ampio sostegno europeo.
Un messaggio diretto all’Europa
Con questo incontro, Sisi ha inviato un messaggio politico chiaro all’Europa: dal 2016 l’Egitto ha svolto un ruolo determinante nel contenimento della migrazione illegale verso il continente, agendo da partner di sicurezza e stabilità.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale per far fronte alle sfide comuni, dalle crisi regionali alla gestione dei flussi migratori, su basi di rispetto reciproco e strategia condivisa.
*Presidente della associazione Italo-Egiziana Eridanus e vice presidente del Centro Studi UCOI-UCOIM.
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