BOLZANO. Per il secondo anno consecutivo, Elettronica partecipa all’esercitazione multinazionale “Volpe Bianca”, organizzata dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito, con il suo sistema C-UAS on the move, ADRIAN Snow Leopard.
L’Antidrone basa il suo funzionamento su avanzate tecniche di Intelligenza Artificiale e Deep Learning per l’analisi delle immagini e dei segnali elettromagnetici.

Elettronica presenta all’esercitazione “Volpe Bianca” i suoi sistemi
E’ abilitato a operare anche in movimento e progettato e implementato per operare a protezione di convogli in movimento e a posti comando.
Il sistema è stato studiato e implementato per essere impiegato in contesti in cui l’elevata mobilità operativa, la flessibilità e la facilità di installazione e re-deployment sono caratteristiche essenziali e, sulla base del requisito operativo e del concetto di impiego.
Utilizza come unici sensori di scoperta dispositivi elettrottici e RS Scanner/DF, per garantire l’identificazione e la classificazione dei droni a una distanza tale da assicurare un adeguato tempo di reazione.
Elettronica presenta due versioni del sistema: uno è installato a bordo di un veicolo cingolato blindato BV e un altro a bordo di un pick-up, equipaggiato anche con un sistema radar 3D.

Il sistema ADRIAN è stato installato su un veicolo BV S7 dell’Esercito
Il primo partecipa all’esercitazione “Artic Endevour” (che si conclude domani) è un sistema completamente passivo e quindi non individuabile dai sistemi di guerra elettronica nemica, dotato di un sistema di comando e controllo con una interfaccia uomo macchina intuitiva e compatta, una camera asservita a un modulo di intelligenza artificiale per la scoperta, l’identificazione, la classificazione e il tracking del drone, un modulo di analisi dello spettro elettromagnetico per determinare la direzione di arrivo dell’oggetto e un disturbatore.
Il secondo sistema integra a quanto descritto precedentemente un radar 3D Oerlikon AESA Multi-Mission Radar (AMMR) con tecnologia Active Electronically Scanned Array sviluppato dall’azienda Rheinmetall Italia, con cui Elettronica sta studiando una possibile partnership.
La stessa Rheinmetall Italia potrebbe fornire la componente Hard Kill del sistema, grazie ai suoi effettori 35 mm.
Tali sistemi sono il risultato dei continui e costanti investimenti di Elettronica in ambito Comando e Controllo e in tecnologie disruptive.
Inoltre, l’azienda presenterà alle massime autorità civili e militari il dimostratore di un effettore ad alta energia in fase di sviluppo, in grado di bloccare i motori dei droni, che nei prossimi mesi raggiungerà la maturità tecnologica.
“Elettronica supporta da sempre l’Esercito Italiano – spiega Paolo Izzo, vice presidente International Sales dell’azienda romana – incontrandone le puntuali esigenze operative. La peculiarità di poter fornire un Comando e Controllo che integra diversi sensori ed effettori è possibile grazie alla consolidata capacità di Elettronica quale integratore di sistemi. Grazie agli investimenti dell’azienda in Ricerca e Sviluppo, intendiamo assicurare strumenti altamente performanti e adattabili a uno scenario strategico internazionale sempre più complesso”.
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